Il confronto e la volontà di superare le difficoltà lavorando con lo spirito di chi ha portato in una grande città come Genova ad un incremento di turisti 2,42% (+ 3,69 stranieri, + 1,21 italiani). Credere fortemente nel turismo come asset strategico e di ricchezza per l’economia del paese (il 10% del PIL italiano proviene da questo settore).
Di questo e di molto altro si è discusso ieri durante il dibattito pubblico dal titolo “Can I get a connection? Nuove opportunità per lo sviluppo del turismo a Genova”, svoltosi ieri presso il Grand Hotel Savoia e promosso da Planetaria Hotels, gruppo alberghiero italiano che ha investito ed è presente a Genova da quasi venti anni.
Alle presenza delle più importanti autorità, tra cui il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e del Sindaco della città Marco Bucci, e con una platea composta da numerosi operatori del settore turistico e alberghiero e della stampa internazionale (giornalisti da Spagna e Germania), l’obiettivo del confronto pubblico è stato di creare un Osservatorio permanente e un incubatore di idee per affrontare in un quadro sistemico i punti di forza e di debolezza della città, analizzando nuovi scenari, per rendere la destinazione più appetibile sul mercato. Il tema affrontato è stato quello delle connessioni, l’accessibilità e la promozione della città e lo sviluppo di nuovi mercati.
Ad introdurre la tavola rotonda, moderata dal Direttore del quotidiano Il Secolo XIX Luca Ubaldeschi, è stato il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
“Innanzitutto in tema di connessioni, la raggiungibilità del posto in cui soggiornare o visitare è fondamentale per l’offerta turistica. Così come l’atmosfera che si crea attorno a questo luogo. Ad esempio oggi l’aeroporto di Ibiza è un caso di successo, con 10 milioni di partenze all’anno. Sull’Aeroporto di Genova abbiamo fatto uno straordinario lavoro sia di infrastrutture che di immagine e di connessione con il mondo. Abbiamo ottenuto un record di crescita in termine di percentuale nel 2018. Dobbiamo saper cogliere i grandi flussi turistici del mondo, saperli adattare ad ogni esigenza. Ad esempio le Cinque Terre hanno un problema opposto, ossia quello di saper contenere una forte domanda di visitatori. È più un problema di protezione civile che di valorizzazione del territorio. Il comparto dello spezzino è cresciuto molto. Noi abbiamo investito molto sul 5 Terre Express come treno ligure che viaggia su tutto il territorio. Presto sarà brandizzato con la sua livrea grafica “Cinque Terre”. Stiamo investendo di più anche sull’Agenzia Turistica In Liguria, sulla quale abbiamo raddoppiato il budget. Dal 4 di marzo abbiamo prenotato le nostre pubblicità su tutti i principali aeroporti internazionali (Roma, Milano, Parigi) e sul Financial Times e Le Figaro, con una campagna straordinaria che vale 1,5 milioni di euro per sessanta giorni (aprile-maggio). Non sarà un ponte o un treno in meno a cambiare il destino della Liguria. È il sistema che si deve promuovere”.
Il Sindaco del comune di Genova Marco Bucci: “La nostra amministrazione dal primo giorno si è impegnata nello sviluppo del porto/logistica, dell’industria e della tecnologia, così come del turismo la cultura. Il turismo deve diventare occasione di business. L’Italia può vivere di solo turismo. Presto 500 milioni di visitatori provenienti dall’Est saranno pronti a visitare l’Italia, dobbiamo intercettarli. Il compito del Comune è di facilitare il lavoro di tutti gli operatori del settore. In città negli ultimi 18 mesi si sono creati ben 7.000 posti di lavoro, molti dei quali provenienti dal turismo. Dobbiamo continuare ad investire e lavorare nel turismo. E credere nella politica del marketing territoriale”.
Giorgio Palmucci, Presidente Confindustria Alberghi e neo nominato Presidente di ENIT, pensa che “Il turismo italiano equivale ad un 10% di PIL. In passato abbiamo perso tante occasioni. Ora il turista è diverso. A Genova il turismo, dati alla mano, è cresciuto, con un 52% di presenze straniere. Bene la riduzione degli alberghi a 1 o 2 stelle, con un incremento di quelli a 4 stelle. In Italia, per chi vuole investire e lavorare nel turismo, c’è spazio per tutti”.
La parola poi a Sofia Gioia Vedani, Amministratore Delegato di Planetaria Hotels. “Ho scelto il titolo dell’incontro ispirandomi al titolo della canzone dei OneRepublic (Can I get a connection), perché io credo che è necessario che tutti dobbiamo essere più connessi tra di noi, più uniti e congiunti. Oggi nonostante siamo 7 miliardi di individui sulla terra, spesso ogni uomo si sente solo, a causa della dissipazione dei contatti fisici. La connessione è la soluzione ai problemi anche nel nostro settore turistico. Il nostro Gruppo Alberghiero crede in Genova. E ai genovesi chiediamo di superare il luogo comune del “mugugno”. La consueta parsimonia deve essere intesa come sobrietà. Ed essere sobri è un valore aggiunto. Il risparmio è anche sinonimo di Salvezza. Il genovese ha saputo conservare e preservare ad esempio il mare. Dobbiamo perciò costruire insieme un’immagine positiva alla città. Da oggi lanciamo l’hashtag #isavethesea”.