Riceviamo da Silvio Mignano, Ambasciatore d’Italia in Venezuela, e volentieri pubblichiamo.
Al Dott. Andrea Di Bella
Direttore
Italia Chiama Italia
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Gentile Direttore,
l’articolo a firma Laura Neri, dal titolo “Italiani in fuga dal Venezuela – Non riusciamo nemmeno a rinnovare il passaporto”, pubblicato il 27 dicembre 2018 dalla testata da Lei diretta, è purtroppo basato su informazioni non rispondenti alla realtà ed è e lesivo della dignità delle Istituzioni italiane in Venezuela e del personale che qui presta servizio con grande impegno personale e altissimo senso dello Stato.
Grazie agli sforzi e ai miglioramenti organizzativi attuati dai responsabili dei due Uffici consolari in Venezuela, tutti coloro che ne hanno diritto possono agevolmente prendere un appuntamento per il rinnovo del passaporto. Siamo in grado di offrire ben 60 appuntamenti on line al giorno e numerosi spazi risultano ampiamente disponibili per i prossimi mesi: davvero è incomprensibile perciò parlare di emergenza o addirittura di impossibilità di accesso.
Vorrei qui ricordare che il Consolato Generale di Caracas ha emesso quasi 20.000 passaporti nel 2018 (record assoluto di tutti i tempi per il Venezuela) con un aumento del 200% in due anni, mentre il Consolato d’Italia in Maracaibo, proporzionalmente alle più ridotte dimensioni della comunità italiana residente nella circoscrizione e in condizioni assai più complesse quanto a disponibilità di personale e strutture, raggiungerà i 2500 passaporti.
LA DENUNCIA | Italiani in fuga dal Venezuela, “non riusciamo nemmeno a rinnovare il passaporto”
Nel 2018 abbiamo inoltre realizzato ben 23 missioni itineranti nelle varie regioni che ricadono nella circoscrizione di Caracas, nel corso delle quali sono stati raccolti migliaia di dati biometrici di connazionali che, dunque, non hanno avuto bisogno di recarsi personalmente a Caracas e men che mai di richiedere appuntamenti on line. In generale, tenendo conto anche delle numerose aperture straordinarie nei giorni festivi dell’ufficio passaporti – rese possibili dallo straordinario senso di responsabilità del personale – e dell’esistenza di canali riservati a determinate categorie di connazionali (anziani, emergenze…), circa il 60% degli utenti ha ottenuto il rinnovo del passaporto senza appuntamento on line, e dunque a maggior ragione non può ritenersi drammatica la situazione delle prenotazioni.
Vorrei infine ricordare che siamo da tempo attivamente impegnati in campagne di informazione ai connazionali perché rifuggano da pseudo mediatori e si rivolgano alle Istituzioni Consolari. Chi avesse notizia diretta di eventuali illeciti avrebbe per legge una responsabilità personale, non trasferibile ad altri, di effettuare le relative circostanziate denunce.
Le sarei grato, gentile Direttore, per una cortese urgente pubblicazione integrale della mia replica, anche sulle diverse reti sociali nelle quali è apparso l’articolo originale.
Cordiali saluti,
Silvio Mignano, Ambasciatore d’Italia in Venezuela