“È un progetto identitario, che recupera al meglio le nostre tradizioni. Lo avevamo pensato insieme alla presidente Santelli e messo a punto con una delibera dell’agosto 2020. Quando Jole lesse il provvedimento, non trattenne il suo entusiasmo perché in ‘Terra dei padri’ c’è la nostra anima”. Così l’assessore regionale al Turismo della Calabria Fausto Orsomarso, nel corso della presentazione del progetto Calabria terra dei padri 2023. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il presidente della Regione Calabria Nino Spirlì, e il manager Lucio Presta. Presenti inoltre gli assessori regionali, Domenica Catalfamo, Sergio De Caprio e Gianluca Gallo.
“Questa Calabria dove si parlano ancora cinque lingue – ha aggiunto Orsomarso – è ricchissima di tradizioni. E noi siamo pronti a presentare la sua unicità e il suo spessore anche a Dubai. Intanto, proiettiamo Terra dei padri fino al 2023, quando ci sarà il Giubileo dei calabresi. Questo è un people project con cui vogliamo raggiungere i calabresi, ovunque essi siano”.
Il progetto – si legge sull’agenzia DIRE – nasce dall’analisi del fenomeno del turismo di emigrazione, o turismo genealogico, che sta mostrando segnali di rapida espansione negli ultimi anni. L’obiettivo è dedicare un intero anno, da gennaio a dicembre, al tema del ritorno fisico dei calabresi sparsi nel mondo, facendo leva sul senso di orgoglio e sul desiderio di conoscere le proprie radici più profonde, familiari e culturali.
Il piano prevede azioni pubbliche di sostegno all’internazionalizzazione, attraverso cui costruire una comunicazione omogenea del progetto “Terra dei Padri” per valorizzare l’immagine della Calabria all’estero; azioni dirette alle imprese per la promozione internazionale dei propri prodotti e servizi, tramite la realizzazione di un portale dedicato, in cui potranno essere rappresentati e promossi tutti i soggetti aderenti al progetto a seguito dello scouting effettuato.