Esponenti di partiti come il Partito Democratico parlano continuamente di “responsabilità” verso il Paese. Oramai, si è capito tutto. La “responsabilità” di questi democratici è andare a governare con il Movimento 5 Stelle al posto della Lega, dopo la crisi di questo Governo. In realtà, la vera responsabilità è una cosa ben diversa da quella prima menzionata.
Infatti, sarebbe più responsabile che tutti i partiti si mettessero d’accordo per fare delle serie riforme costituzionali e per fare una buona legge elettorale ad esse adeguata, per andare a votare immediatamente dopo. Qui si rischia veramente la tenuta della nostra democrazia poiché, con l’attuale sistema, si creano governi retti da maggioranze non nate da elezioni.
La sensazione dei cittadini è quella di stanchezza verso l’attuale sistema.
In poche parole, i cittadini non ne possono più di governi retti da maggioranze non nate da elezioni. Questo spiega il consenso a Matteo Salvini ed il crollo di partiti come il Partito Democratico, Forza Italia ed il Movimento 5 Stelle. Infatti, partiti come il Pd e il M5S sono quelli che oggi rifiutano il voto.
Non si potrebbe fare una riforma in senso presidenzialista con un presidente della Repubblica eletto dal popolo? In alternativa, non si potrebbe fare una riforma che aumenti i poteri del premier, che diventerebbe elettivo o espressione diretta di una maggioranza eletta dal popolo? Riforme simili favorirebbero il processo democratico.
Eppure, per qualcuno, riforme del genere esporrebbero il nostro Paese “al rischio di un ritorno al fascismo”. Allora, stando ai discorsi di certi politici, Paesi come gli Usa, il Regno Unito o Israele sarebbero fascisti? È chiaro che il fascismo sia un alibi per non fare nulla.
La verità è che ad una certa parte (molto consistente) del nostro mondo politico conviene mantenere l’attuale sistema poiché esso permette a chi è stato “buttato fuori dalla porta”, attraverso il voto, di “rientrare dalla finestra”, attraverso giochi di palazzo.
Questo è veramente antidemocratico poiché rende inutile il voto degli elettori ed indebolisce la politica di fronte ad una tecnocrazia europea che punta ad appiattire ogni cosa su sé stessa. Per questo motivo, sarebbe meglio andare a votare il più presto possibile, per dare al Paese un Governo più stabile ed un Parlamento in grado di fare le leggi.