“Togli le prostitute dalla società e ogni cosa verrà sconvolta dalla libidine” (Sant’Agostino)
“Puttaniere non è una parola offensiva, è uno stato (lo stesso si può dire per la donna), uno stato d’inquietudine, di curiosità e di bisogno di novità, soddisfatto dall’unione per il piacere, non con una ma con molte” (Lev Tolstoj)
“Ricordo bene il mio primo rapporto sessuale. Ho ancora la fattura” (Groucho Marx)
“Il bordello è l’unica istituzione italiana dove la competenza è premiata e il merito riconosciuto“ (Indro Montanelli)
“Sa, io vado a puttane… così non devo parlare di politica, di film, di Proust; quindi siamo ‘felici e clienti’” (Woody Allen)
UN CONVEGNO ALLA CAMERA
Sono stato invitato a fare il moderatore in un convegno alla Camera. Tema: la necessità di nuove leggi per regolamentare prostituzione e gioco d’azzardo. A cura dell’Istituto Milton Friedman, diretto da un giovane di grande talento, Alessandro Bertoldi (25 anni!), da molto tempo impegnato contro il proibizionismo e coerente sostenitore di varie battaglie liberali.
I partecipanti: Andrea Ruggeri, deputato di Forza Italia, che ha presentato il suo disegno di legge sulla prostituzione, proposto in tandem con Milton Friedman. Dopo Bertoldi, Alessandro Ortombina – Responsabile politiche sociali dell’Istituto – impegnato da 25 anni in associazioni di volontariato nazionali. E infine la fascinosa Wilma Ciocci, sociologa e criminologa, specialista per gli aspetti sociali del gioco e della prostituzione, autrice di un focus sui comportamenti che caratterizzano l’illegalità.
ECCOVI CIÒ CHE PENSO…
La proposta di legge di Ruggeri (nipote di Bruno Vespa) per dare regole alla prostituzione è eccellente: sul piano sociale e della sicurezza, per la tutela delle donne, tolte dalla strada e liberate da abusi e schiavizzazioni, per le garanzie sull’igiene e molto altro, comprese le giuste entrate per il fisco. Idem per le battaglie che Bertoldi conduce contro i problemi che riguardano il gioco.
IL NODO DEL PROBLEMA
Da decine di anni si cerca di mettere ordine in molte cose (tra queste, prostituzione e gioco). E di sanzionare e disciplinare, come ha detto Ruggeri. Il punto è che lo Stato storicamente, in Italia, non è capace né di disciplinare né di sanzionare. Magari le regole per cui si battono Ruggeri e Bertoldi, e coloro che la pensano allo stesso modo, potessero essere realizzate!
Lo Stato è governato dal mondo politico e il mondo politico é composto da molti brutti soggetti, che purtroppo però sono eletti da noi. E perciò non sono certo ottimista. Ma darò il mio (piccolo) contributo alle battaglie, anche per fare qualche passo avanti.
LE DUE ANIME DEGLI ITALIANI
Il nostro è il Paese di Machiavelli: compromessi, intrighi, finzioni, mediazioni… Lo Stato, cioè tutti noi, ha sempre due anime, é diviso e confuso, nulla è limpido e trasparente. Sulla prostituzione c’è l’anima antica di chi teme di offendere milioni di moralisti, e c’è l’anima realista di chi vorrebbe metter fine allo scempio, o almeno ridurlo.
Sul gioco lo Stato strepita da una parte, sempre per ipocrita realismo, e dall’altra è il primo biscazziere perché gli fanno comodo (una decina di miliardi) le entrate che arrivano da lotto, lotterie e giochi d’ogni tipo.
LA TENTAZIONE DEL PROIBIZIONISMO
Infine – ricorrente – si pensa di risolvere ogni problema con i divieti assoluti. É una stupidaggine. Il proibizionismo non è solo inefficace: é stupido. Proibire l’alcol in America arricchì Al Capone; dove non arriva la legge, irrompe e dilaga la mafia. L’umanità non cambia con il proibizionismo, ma con regole eque e intelligenti. La prostituzione è il mestiere più antico del mondo. E sotto la croce di Cristo i soldati giocavano a dadi.