Roma – “Il partito riprende la marcia dando senso di unità, responsabilità e compattezza. Abbiamo chiaro il nostro ruolo: era necessario ritrovare questa compattezza”. Marco Perissa, nuovo presidente di Fratelli d’Italia di Roma, parlando con il direttore della Dire, Nico Perrone, risponde sull’orizzonte a cui guarderà il partito da questo momento in poi: verso le europee e per dare alla Capitale tra due anni un sindaco di “Fratelli d’Italia, centro-destra e il migliore possibile”.
Perissa, classe 1982, è un giovane dirigente dalla lunga gavetta alle spalle che risponde seccamente a chi contesta a Fratelli d’Italia di non avere classe dirigente: “E’ main stream, abbiamo migliaia di consiglieri eletti nei Comuni, nelle Regioni, molte sono a guida Fdi e abbiamo un paio di 100 parlamentari che dimostrano che la classe dirigente c’è”. Lo conferma il voto delle urne: “il volto degli uomini e delle donne sui territori”, unitamente a “quel turbo che si chiama Giorgia Meloni”.
E sul territorio Perissa ricorda che “la Federazione di Roma di Fratelli d’Italia è la più grande d’Italia, siamo il primo partito della città – aggiunge – con un radicamento molto orizzontale e diversificato, dalle periferie alle zone centrali”.
Perissa traccia la strada del lavoro che deve venire, un vero e proprio viaggio nel territorio: con lo scopo di “mettere in relazione le competenze per dare alla città la percezione di un partito e non solo delle persone che lo rappresentano. Costruire rapporti strutturali con gli ambienti produttivi, dal commercio all’artigianato, ma anche una mano tesa ai fragili, centrali da sempre nei programmi di Fratelli d’Italia”.