Ci sono coloro che dicono: “Manca manodopera per certi lavori e perciò si debbono accogliere i migranti”. Ora, una cosa deve essere detta. Effettivamente, gli italiani non vogliono fare certi lavori “non qualificati” ma non per cattiva volontà o per volere essere schizzinosi. Infatti, questi lavori sono pagati con stipendi bassi, stipendi che non garantiscono certo il mantenimento di una famiglia. Anche gli orari rasentano lo sfruttamento. Gli italiani vogliono lavorare e non essere sfruttati. Per una paga dignitosa e con un orario non da schiavismo, gli italiani andrebbero anche a raccogliere i pomodori sotto il sole cocente.
Purtroppo, però, vi è anche un altro grosso problema. Infatti, mancano sempre di più certe figure specializzate che sono basilari. Basta pensare, per esempio, ai medici di base. Ci sono Comuni italiani nei quali non c’è nemmeno un medico condotto. Dunque, ci sono famiglie senza una buona assistenza sanitaria. Inoltre, ci sono problemi anche negli ospedali.
Lo stesso dicasi anche per gli ingegneri. Si è calcolato che mancano all’appello ben 50.000 laureati all’anno. Molti dei giovani che si laureano vanno all’estero, dove trovano lavoro con più facilità. Il problema, però, è anche il fatto che sempre meno gente si laurei. Addirittura, in tanti non finiscono nemmeno le scuole superiori. Sta passando il concetto secondo il quale “studiare non serve a nulla”.
La mancanza della cultura del merito e l’assenza di un’istruzione collegata al mondo del lavoro stanno portando ad un’inevitabile crisi del sistema produttivo e della società. Immaginate come sarà una società senza medici, senza ingegneri e senza figure specializzate. Insomma, non vi è solo il problema della mancanza di manodopera per lavori “umili”, ma mancano anche delle figure fondamentali per il funzionamento delle impr