Secondo un’indagine condotta fra fine gennaio e fine febbraio su 46 mila europei (dei quali 5 mila italiani) da YouGov per conto dello European Council on Foreign Relations, la fuga dei giovani oltre confine è la vera paura, ancor più dell’immigrazione.
Ne parla oggi il Corriere della Sera, che cita anche tutti i dati dello studio.
“Alcuni dei governi europei più ostili all’immigrazione hanno dietro di sé elettori impensieriti da un fenomeno un po’ diverso: i loro amici e i loro familiari che, anno dopo anno, gettano la spugna e vanno all’estero. Per numeri crescenti di italiani, polacchi, ungheresi – ma anche di spagnoli o rumeni – l’emigrazione dei propri connazionali preoccupa più dell’arrivo degli stranieri”.
Sul Corriere della Sera i dati del sondaggio che, per la prima volta, pone agli elettori in Italia e in altri tredici Paesi dell’Unione una domanda impensabile fino a pochi anni fa: è più l’immigrazione o l’emigrazione a preoccuparli? Ebbene, i risultati parlano chiaro: nel nostro Paese il 32% degli elettori è più preoccupato dall’emigrazione dei connazionali, mentre solo il 24% lo è per l’ingresso di sempre nuovi stranieri.
Negli ultimi anni, oltre 100mila italiani hanno lasciato lo Stivale ogni anno, decidendo di trasferirsi all’estero. E il numero degli italiani nel mondo regolarmente iscritti all’AIRE – l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero – è quasi raddoppiato nell’ultimo decennio.
Scrive ancora il Corrierone: “Nel caso dell’Italia, sono due su tre gli abitanti che vedono nella fuga dei propri giovani all’estero una minaccia superiore o almeno altrettanto grande rispetto all’immigrazione. Qualcosa si sta muovendo in profondità negli umori del Paese e dell’intera fascia di fragilità sociale lungo il fianco sud e orientale dell’Unione europea. Ma la politica, di governo e opposizione, per ora non sembra in grado di capirlo e non riesce a dar voce alle nuove paure dei cittadini”.