Dopo il successo della mostra Il Grand Tour e le Origini del 3D nel 2017, per la primavera-estate 2018, il Polo Museale della Toscana, insieme a Mosaico e Munus (società concessionarie dei servizi museali che da anni portano avanti ad Arezzo un progetto di valorizzazione della Basilica di San Francesco / Affreschi di Piero della Francesca, del Museo Archeologico “Gaio Cilnio Mecenate” e del Museo di Casa Vasari), presentano Moda e Modi. Stile e Costume in Italia 1900-1960.
La Mostra, ospitata negli spazi espositivi della Basilica di San Francesco di Arezzo dal 24 marzo al 4 novembre, è curata da Mariastella Margozzi e Laura Mancioli.
L’esposizione, attraverso una ricca selezione di abiti d’epoca, accessori di moda, oggetti, dipinti, disegni, acquerelli e fotografie, nel ripercorrere oltre mezzo secolo di storia del costume e della moda in Italia, racconta l’evoluzione dello stile italiano nella vita di tutti i giorni: le linee sinuose degli abiti della cosiddetta Belle Époque, quelle scivolate e audaci dell’epoca decò, la moda austera del periodo bellico, la creatività degli anni Cinquanta e l’estrosità degli anni Sessanta. Un racconto che privilegia la figura della donna, da sempre protagonista assoluta del mondo della moda, della quale si evidenzia la progressiva emancipazione sociale: l’abbandono dei corsetti e delle ampie gonne nel primo Novecento, per far posto ad un abbigliamento sempre più dinamico e moderno, fino alla rivoluzionaria minigonna. La mostra, suddivisa in sezioni dedicate ai singoli decenni, racconta la moda che si indossava, ma anche quella che si ammirava nelle riviste e quella che era rappresentata da artisti “reporter”, come Ottorino Mancioli, o da pittori come Fazi, Sobrero, Avenali, ritrattisti della “vita quotidiana”. Testimoniano lo stile italiano, infine, gli oggetti che hanno segnato un’epoca, come il grammofono, la radio, il telefono e la televisione.
In una sezione speciale della mostra, tre abiti riproducono le vesti della Vergine nell’Annunciazione, della Regina di Saba nell’episodio dell’incontro con Re Salomone e di un’ancella nella scena dell’Adorazione del Sacro Legno, raffigurati negli Affreschi di Piero della Francesca. Le opere, realizzate dagli studenti della sezione di Design della Moda e del Costume Teatrale del Liceo Artistico, Coreutico e Scientifico Internazionale “Piero della Francesca”, annesso al Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Arezzo, consentono un suggestivo confronto tra le rappresentazioni pittoriche rinascimentali e le ricostruzioni, realizzate quasi 600 anni dopo, di quegli stessi abiti, tessuti, decorazioni e ornamenti.