Sesso e uomini di chiesa. Su Radio Cusano Campus è intervenuta Chiara, una signora sulla cinquantina, che ha raccontato la propria esperienza con un frate francescano.
La storia di Chiara con questo frate è durata anni. Lei stessa racconta: “La mia è iniziata come una amicizia, nata in adolescenza. Questa persona l’ho conosciuta quando avevo 12 anni ed eravamo coetanei. Anno dopo anno la nostra amicizia è andata avanti e quando siamo arrivati verso i 20 anni abbiamo iniziato a frequentarci assiduamente, con un’amicizia che è diventata sempre più profonda fino a comportare il coinvolgimento delle nostre famiglie”.
“Lui a 14 anni è entrato in seminario spinto dalla madre – prosegue Chiara -, che essendo molto religiosa voleva vedere nella Chiesa il suo unico figlio maschio. E’ andata avanti così per anni, quando avevo 29 anni mi sono lasciata con quello che era il mio compagno dell’epoca, ero in un momento di estrema fragilità e lui in quell’istante si è fatto avanti, dicendomi che da sempre era innamorato di me e che avrebbe voluto avere una relazione con me. Lui nel frattempo era diventato un frate francescano, per un anno siamo andati a letto insieme e poi mi ha allontanato, dicendomi che la nostra storia non poteva andare avanti”.
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Chiara prosegue il racconto: “Per un anno non si è più fatto vivo, io ho rispettato il suo volere, ma lui dopo un anno si è rifatto vivo, chiedendomi di andare in vacanza insieme. Io ho accettato e abbiamo di nuovo cominciato a riavere rapporti, come se fossimo una coppia normale. Poi è di nuovo tornato sui suoi passi, mi ha detto che aveva sbagliato di nuovo, ed è sparito”.
“Mi sono sentita usata. Per 15 anni non ci siamo più sentiti, ho lavorato all’estero, mi sono sposata con un altro uomo. Poi, dopo 15 anni, ho incontrato la sorella di questo frate francescano. Lei mi ha raccontato che il fratello frate dal 1992 aveva iniziato a fare il missionario nell’America del Sud e che in questi 15 anni aveva avuto anche problemi di salute”.
“L’ho chiamato, lasciandolo sorpreso e senza fiato. Abbiamo ricominciato a scriverci, raccontandoci cosa fosse accaduto nelle nostre vite negli anni in cui non ci eravamo più visti. Io ero sposata con mio marito, lui era sposato con Dio. Quando è tornato in Italia ci siamo rivisti, lui si comportava da amico, era diventato amico di mio marito, giocava con le mie bambine, non c’era più nulla tra di noi. Fino a quando, nel 2005, dopo aver saputo che mi ero separata da mio marito, lui è tornato alla carica, mi ha detto che non mi aveva mai dimenticato, che era sempre stato innamorato di me, che avremmo dovuto stare insieme di nuovo”.
La storia, così, ricomincia: “Riprende la nostra relazione, in modo molto più intenso e più bello. Io non gli chiedevo che lui lasciasse la sua vita, poteva restare frate francescano, poteva continuare la sua vita. La nostra storia mi andava bene così come era. A un certo punto, però, si è allontanato di nuovo. E’ andato in ritiro spirituale e mi ha detto che non avremmo più potuto frequentarci”.
“Ho scritto due lettere al Papa con altre donne per sottoporre al Pontefice la problematica legata al celibato, perché le donne che hanno relazioni con frati e sacerdoti sono molte più di quanto si possa pensare. Ne ho conosciute tantissime negli ultimi anni. L’unica cosa che posso dire, però, è che queste storie finiscono quasi sempre male”.