Francesca La Marca, deputata Pd eletta nel Nord e Centro America, chiede al governo un intervento concreto e urgente per la situazione che riguarda la lingua italiana in Canada. Con una interrogazione parlamentare rivolta al ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, la deputata dem residente in Canada chiede più attenzione al tema che le interessa molto da vicino. Infatti l’insegnamento della lingua italiana nell’Ontario e nel Québec è esposto al rischio di una preoccupante regressione per ragioni che La Marca ha già richiamato in precedenti sue iniziative parlamentari.
La deputata ha tempestivamente presentato al riguardo, nella Commissione esteri della Camera, un’ulteriore interrogazione a risposta scritta, nella quale richiede interventi concreti e immediati sia per i 400 corsi integrati, esposti al rischio di taglio per ragioni finanziarie dal Provveditorato cattolico in Ontario, che per la situazione venutasi a creare in Quebec a seguito dell’esclusione dai finanziamenti degli enti gestori esistenti, in particolare del PICAI che da oltre quarant’anni ha garantito il servizio a beneficio di quella comunità.
“Nella mia interrogazione – ha dichiarato La Marca – ho ricordato al Ministro che l’esperienza canadese in questo campo è stata di assoluta qualità, anche in forza delle politiche multiculturali perseguite dalle autorità locali, e ha aperto una strada innovativa e qualitativamente significativa anche per altre esperienze in diverse parti del mondo. Si deve fare tutto il possibile perché questa realtà, che fa onore all’Italia, non faccia pesanti passi indietro, che nell’attuale situazione della finanza pubblica risulterebbero irrecuperabili. Questo impegno convinto e straordinario lo dobbiamo alle decine di migliaia di famiglie, che intendono conservare i loro legami con l’Italia, e agli stessi canadesi che vogliono avvicinarsi culturalmente al nostro Paese. Lo dobbiamo agli alunni per assicurare loro una formazione interculturale e multilinguistica, come i tempi richiedono. Lo dobbiamo al buon nome e al prestigio dell’Italia, che nella lingua e nella cultura ha un insostituibile strumento di accreditamento e di affermazione”.
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