Il governo della Macedonia ha introdotto l’insegnamento della lingua italiana nelle scuole pubbliche del Paese. Proprio così. Durante la 57esima seduta del Consiglio dei Ministri del Governo macedone, avvenuta lo scorso marzo, è stato approvato il punto all’ordine del giorno relativo proprio all’insegnamento dell’italiano nella scuola pubblica macedone. Dunque l’italiano diventa la seconda lingua straniera (a scelta) insegnata.
L’Ambasciata d’Italia a Skpje è molto soddisfatta: “Si tratta di un risultato straordinario, ottenuto dopo anni di grandi sforzi che hanno visto l’Ambasciata impegnata in prima fila, nella sua prioritaria politica di promozione della lingua e cultura italiana, insieme a enti e associazioni del settore culturale-accademico”.
Secondo la nostra sede diplomatica “il costante contatto con la realtà delle scuole e università (pubbliche e private) locali, realizzato attraverso le sistematiche visite dell’Ambasciata, donazioni di libri, premi agli studenti più volenterosi, borse di studio agli universitari, scambi di docenti e rapporti di partenariato con scuole e università italiane, l’ininterrotta presenza dei lettori MAECI, la quantità e qualità degli eventi culturali organizzati dall’Ambasciata che hanno visto la presenza di intellettuali di spicco – solo per citare gli ultimi in ordine cronologico, Claudio Magris a novembre 2017 e Luigi Faccini nelle scorse settimane – sono tra i più significativi elementi che hanno costituito il fertile ‘pabulum’ su cui è stato poi possibile vedere nascere l’esigenza sempre più avvertita di istituzionalizzare a livello politico una richiesta ‘dal basso’”