La giornata politica ci ha consegnato due vincitori, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, e due sconfitti, Silvio Berlusconi e il Pd, con Matteo Renzi e i dem relegati al ruolo di semplici e impotenti spettatori.
Lo strappo nel centrodestra c’è stato, è evidente. Come è ovvio che l’elezione di Casellati alla presidenza del Senato non basta per ricucire. Berlusconi lo dice molto chiaro ai suoi: Salvini ha vinto una battaglia, non la guerra. Tuttavia è un Cavaliere scuro in volto quello che gira per le stanze di palazzo Grazioli. La notte gli ha portato consiglio, ha dovuto cambiare il suo cavallo in corsa e rinunciare al nome di Paolo Romani. Di Maio e Salvini hanno giocato di sponda e hanno mandato la palla in buca.
E poi, il leader del Carroccio mica è stupido: “Salvini ha parlato prima di pensare, se per colpa sua saltavano autonomie di Lombardia e Veneto lo appendevano in piazza come il suo amico Mussolini”, ha detto Umberto Bossi, sempre molto netto e tagliente nei suoi giudizi. Sempre al Senatur i cronisti hanno chiesto dell’ipotesi di governo Lega-M5S, Bossi ha replicato con un “no ad un governo con loro”, perché “quelli del M5S hanno un programma vecchio dei tempi della Democrazia Cristiana, vogliono fare la cassa del Mezzogiorno per l’assistenzialismo che è già fallito una volta”.
Appunto, il reddito di cittadinanza è uno dei cavalli di battaglia del Movimento, ma è una misura che puzza troppo di sinistra per poter essere accettata da Berlusconi. E poi un governo Di Maio-Salvini vorrebbe dire che la rottura nel centrodestra – quella da cui non si potrà più tornare indietro – è solo rimandata. Perché sarà molto difficile per gli azzurri dire sì a un esecutivo al cui interno ci saranno i 5stelle.
SEGUI ITALIACHIAMAITALIA SU FACEBOOK, SIAMO OLTRE 100MILA DA TUTTO IL MONDO
I vari leader continuano ad assicurare che la partita delle Camere è scollegata da quella per il governo, certo è che mai come oggi Salvini e Di Maio sono stati così vicini. Eppure sono diversi gli osservatori che continuano a escludere un governo Carroccio-5stelle, tra questi c’è il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, secondo il quale per M5S e Lega mettersi insieme significherebbe implodere.
Tuttavia i sondaggi certificano la crescita nei consensi della Lega e la continua e costante discesa del partito dell’uomo di Arcore.
Probabilmente ha ragione chi sostiene che Salvini punta a mettere in campo quella che fu la politica cannibale di Bossi, all’epoca: mangiarsi prima possibile pezzi di Forza Italia o di quel che ne resta e rappresentare così il partitone unico del centrodestra, insieme a Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia.
In tutto questo, c’è chi è persino convinto che sia stato tutto un piano studiato da Berlusconi in persona per avere Casellati presidente, proprio la donna che fu artefice di leggi “ad personam” a favore del Cavaliere e che più volte lo ha strenuamente difeso in televisione, nei momenti più bui e difficili. Ma siamo nel campo delle supposizioni. Anche se ogni scenario è possibile a questo punto e il resto del film lo vedremo nei prossimi giorni.
Una cosa è sicura, nella politica italiana sta cambiando tutto, si modificano gli equilibri e cambiano i protagonisti, che sono sempre più giovani, più smart, più social. E più affamati, di chi da oltre vent’anni ormai è sulla scena della politica e forse ha perso quella freschezza e quell’entusiasmo di un tempo. E’ la fine di un ciclo, ne comincia uno nuovo che vedremo dove porterà la nave Italia, sballottata qua e là sulle onde della politica. Certamente noi ci auguriamo possa approdare molto presto in un porto sicuro e che possa iniziare la ristrutturazione, perché il nostro Paese ha tanto bisogno di una bella rinfrescata.