In un recente articolo di Piero Ottone si parlava del perché alcune civiltà fioriscano a dispetto di altre che invece retrocedono. Egli prende spunto da due studiosi americani Daron Acemoglu e James Robinson che fondano le proprie teorie sul concetto del fattore esterno. Infatti, quando la classe predominante riesce ad acquisire abbastanza potere, facendo leva appunto sui fattori esterni, torce negativamente le sorti dei meno abbienti, intellettualmente ed economicamente parlando, col risultato di mantenere e trattenere l’egemonia nelle sue mani.
Nulla di tanto diverso da quelle che tutti conosciamo come le teorie di Engels. La classe egemone usa i mezzi di comunicazione per trasmettere l’ideologia propria e perverte la stessa ideologia facendola passare per unica possibile, auto convincendo(si) che sia giusta e immutabile. Lo abbiamo visto anche nel recentissimo film di Andrew Niccol “In time”. Versione moderna e americana delle teorie sopra citate, dove il tempo diventa allegoria dei soldi. È vero, chi ha il potere veicola più facilmente l’acqua al suo mulino, ma oggi per fortuna si è più critici verso i governi e le istituzioni, lo si riesce ad essere anche nella povertà e meno spesso, ma ogni tanto, anche nell’ignoranza.
C’è internet, c’è più libertà d’espressione (un pochino di più, ma c’è). Il Grande Fratello ha fallito, il Bossi dello slogan Roma ladrona è il primo a rubare, solo poco tempo fa non sarebbe stato possibile saperlo. La Pivetti che beneficia ancora dell’auto blu e dell’ufficio a spese nostre è criticata dal popolo perché qualcuno lo ha informato del fatto che queste storture esistono. Così, secondo Ottone, è una scintilla a far evolvere le civiltà. Un bisogno innato nell’uomo di migliorare e migliorarsi. Io personalmente credo che questa scintilla sia attribuibile alla nascita una tantum di uomini eccezionali, che con il loro acume e le loro scoperte, non solo scientifiche ma anche intellettuali, aggiungono un gradino alla scala del progresso e lo mettono a disposizione di tutti noi altri. Cervello che gli è dato dal dna e non certo dai soldi. Se ci pensate, da quando vi svegliate a quando andate a dormire, la vostra vita è resa migliore da una serie di strumenti e oggetti messi a vostra disposizione da qualcuno che li ha prodotti. Perché l’invenzione non basta se non c’è chi produce, ricordiamolo. Alimentiamo questa scintilla allora, e cerchiamo di evitare il suicidio di tutti quegli uomini che col proprio talento rendono possibile il progresso.
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