“L’oro è servo oppure padrone” (Omero)
“In un sistema gerarchico, il pagamento per ogni lavoro è inversamente proporzionale alla spiacevolezza e difficoltà del lavoro stesso” (Arthur Bloch)
“L’uomo che possiede una cosa poi ne vorrà due e poi tre e poi tutte le cose che ci sono sulla terra. E avrà in cambio solo la sua condanna, perché nessuno può possedere tutto il mondo” (Giorgio Faletti)
“Tu vendi il tuo tempo, le tue giornate, per cui lo stipendio che ti danno è una sorta di ricompensa perché ti hanno rubato qualcosa” (Tiziano Terzani)
“Il denaro non dà la felicità, ma procura una sensazione così simile alla felicità, che è necessario uno specialista molto avanzato per capirne la differenza” (Woody Allen)
SORRISI, SMORFIE, LACRIME… AQUILE E GALLINE
Un’aquila potrà volare all’altezza di una gallina, ma mai una gallina all’altezza di un’aquila (Lenin).
L’ESEMPLARE CHIELLINI
Il dottor Giorgio Chiellini nella stagione per la crisi legata al Coronavirus è il leader dei calciatori per serietà e ragionevolezza. Sinceramente non ci si aspettava un gesto concreto di responsabilità dai giocatori di calcio, abitualmente considerati – genericamente – avidi, cinici e molto viziati.
Mi unisco agli elogi per Giorgio Chiellini, capitano della Juventus e della Nazionale, un uomo – oltre che un atleta – che ammiro da molto tempo.
DUE LAUREE!
Chiellini è un esperto di amministrazione, anche juventina. Ha una laurea specialistica, infatti, in “Business Administration” con 110 e lode (e menzione), dopo quella in Economia con 109 – una sul modello economico bianconero e l’altra sul bilancio del club. Merito in buona parte della rigorosissima mamma, Lucia, ch’era manager di una compagnia navale norvegese e marcava Giorgio come Giorgio ora marca gli attaccanti, dicendogli: «Niente scuola, niente calcio».
È nato per caso a Pisa, ma di fatto livornese, ha 35 anni, è sposato con Carolina e ha due figlie. Agli esami universitari nessun trattamento di favore, a parte qualche sessione in un’aula separata, per evitare tifosi e curiosi.
BUFFON E BONUCCI CON LUI
Chiellini, insieme con Buffon e Bonucci, è stato il protagonista degli accordi economici con i vertici della Juve: la squadra ha deciso di rinunciare ai compensi di marzo, aprile, maggio e giugno. Con un risparmio, per il club, di 90 milioni, in un periodo di inattività per le misure contro il coronavirus.
IL BARCELLONA DI MESSI, l’INTER DI CONTE
La Juventus ha anticipato tutti. Poi si sono allineati gli assi del Barcellona, come ha annunciato Leo Messi: rinunceranno al 70% degli stipendi, per il periodo in cui non si giocherà.
Tra le ultime notizie: Antonio Conte ha fatto sapere che lui e i giocatori sono pronti a tagliarsi lo stipendio.
Non intendo minimamente “santificare” i calciatori strapagati, o Conte, che guadagna 11 milioni l’anno d’ingaggio, la cifra più alta nella storia dell’Inter e del calcio italiano. Però, sinceramente, non mi aspettavo questa disponibilità e non escludo che i procuratori vogliano correggerla.