“Cinque vite salvate nel mondo ogni minuto, 7.200 ogni giorno, 25 milioni di morti evitati entro il 2020. I vaccini sono l’intervento medico a basso costo che più di tutti ha cambiato la nostra salute” (Alberto Mantovani – patologo, immunologo, divulgatore scientifico e accademico italiano)
“Nel pensiero degli esseri umani, cento anni sono un periodo lungo. Un centinaio d’anni fa non avevamo automobili, aeroplani, computer e vaccini… Era un mondo totalmente diverso. Ma per la terra, cent’anni sono niente. Un milione d’anni sono niente” (Michael Crichton – scrittore, sceneggiatore, regista, produttore cinematografico e produttore televisivo statunitense)
“La terra è rotonda, la benzina è infiammabile, i vaccini non causano l’autismo” (Roberto Burioni)
“Ho fatto il vaccino per la polio e gli orecchioni… E poi… vediamo… cos’ho fatto dopo? Ah, sì, poi ho fatto quello per la scarlattina, la pertosse e il morbillo… Poi sono caduto dalle scale!” (Charles M. Schulz – fumettista, famoso per aver creato le strisce dei Peanuts)
“Cos’è più importante, la connettività mondiale o il vaccino per la malaria?” (Bill Gates)
LA SITUAZIONE OGGI
Il vaccino AstraZeneca-Oxford funziona al 70%. L’Università di Oxford ha comunicato che il vaccino sperimentale contro il coronavirus sviluppato con l’azienda farmaceutica britannica AstraZeneca ha un’efficacia media del 70,4% tra i volontari che stanno partecipando all’ultima fase di sperimentazione.
I dati sono preliminari perché la fase 3 è ancora in corso, ma mostrano comunque un risultato promettente, anche se distante dal 95% di efficacia rilevato per il vaccino di Pfizer-Biontech e dal 94,5% di quello di Moderna.
Su ventimila volontari coinvolti nella fase 3, nel Regno Unito e in Brasile, i ricercatori di Oxford hanno rilevato 30 casi di Covid-19 negli individui che avevano ricevuto due dosi del vaccino, mentre tra i volontari che avevano ricevuto un placebo sono stati rilevati 101 casi d’infezione.
Sorprendentemente, l’efficacia del vaccino è salita al 90% nei volontari a cui è stata somministrata una prima mezza dose e poi una dose intera come richiamo dopo 28 giorni.
E QUANTO COSTERÀ?
Il vaccino Oxford costerà 2,80 euro per dose, contro i 19,50 dollari di quello prodotto da Pfizer e i 25 dollari di quello di Moderna. Attesa anche per il vaccino Johnson&Johnson al quale si guarda con attenzione perché «è l’unico – fra i candidati della prima linea – che ha bisogno di un’unica dose. Sfrutta il metodo del vettore virale come AstraZeneca-Oxford, ma anziché usare un adenovirus preso dagli scimpanzé ha scelto un adenovirus umano». I suoi dati di efficacia sono attesi entro dicembre
IN GERMANIA, A METÁ DICEMBRE
Intervistato dalla Bild, il ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz ha detto che le vaccinazioni contro il coronavirus in Germania potrebbero avere inizio già a metà dicembre.
«La Germania ambisce ad acquistare fino a 300 milioni di vaccini anti-Covid-19, tra il contratto della Commissione europea e gli accordi bilaterali, ha detto Spahn: una quantità enorme, tale da consentire di mettere in sicurezza il Paese e di contribuire alle vaccinazioni in altri Stati […]. I 16 Länder hanno una Corona Task Force per accertarsi di arrivare senza ritardo alla linea di partenza della “più grande opera di vaccinazione mai fatta in Germania”».
Solo in Assia sono stati allestiti 26-30 grandi centri che puntano ad arrivare al ritmo di mille vaccinazioni al giorno [Bufacchi, Il Sole].
PRIMA AGLI ULTRAOTTANTENNI
“Dopo il personale sanitario il vaccino toccherà agli ultra ottantenni, poi si scenderà alle fasce di età più giovani, con l’aiuto di personale assunto apposta. Saranno fatti test immunologici per vedere se il vaccino ha funzionato e a chi non ha sviluppato anticorpi verrà ripetuta la somministrazione. Chi li ha, otterrà un “passaporto vaccinale”. Sono alcune indicazioni del Piano strategico per la vaccinazione anti Covid che il ministro alla Salute Roberto Speranza presenterà al Parlamento il 2 dicembre.
IL PASSAPORTO VACCINALE
L’intento è coprire, da gennaio, più persone possibile nel più breve tempo possibile, compatibilmente con le disponibilità dei vaccini.
Per Gianni Rezza del ministero «tra 60% e 70% della popolazione dovrebbe essere vaccinata per ottenere l’immunità di gregge». L’obiettivo è ostacolato dai dubbi di alcuni. Il 25% degli intervistati in uno studio di Swg ritiene il virus frutto di un complotto. Il 75% si fiderebbe di un vaccino italiano, il 67% di uno europeo e solo il 57% di uno statunitense» [Bocci, La Repubblica].