Dagli Stati generali della lingua italiana nel mondo (Firenze, 17-18 ottobre) sono emerse nuove sfide e prospettive. La sfida del prossimo decennio sarà incentrata su una maggiore penetrazione del bilinguismo come metodo didattico che consente non solo la conoscenza di una seconda lingua straniera, ma anche lo sviluppo di abilità cognitive fondamentali per affrontare le sfide dei prossimi decenni. In questo contesto, l’Italia intende incentivare la creazione di sezioni bilingui di italiano partendo da quei Paesi di lingua inglese in cui vi sono comunità numerose di italiani. Laddove infatti negli altri paesi la seconda lingua è per ovvie ragioni quasi sempre l’inglese e l’italiano può al massimo ambire al terzo posto, nei contesti anglofoni la “sfida” delle seconde lingue è aperta. Casi esemplari sono quelli della prima scuola pubblica in Australia in cui opera una sezione bilingue, la “Yarra- lumla Primary school” di Canberra (altre ve ne sono a Sydney e a Melbourne) e negli Usa a New York, (Ps Brooklyn; New Rochelle e Scuola d’Italia G. Marconi), San Francisco (International school) e Chicago (Scuola E. Fermi).
Estremamente positiva è anche l’esperienza delle sezioni bilingui (e biculturali) italo-albanesi nelle scuole secondarie superiori, con ciclo della durata di 7 anni. Altri esempi sono la sezione italiana all’interno della scuola ICE a Dubai (International Concept for Education), che andrà ad affiancarsi a quella già operante presso la Swiss International Scientific School e le tre sezioni bilingui attive presso il liceo Szent László di Budapest, il liceo Kodály Zoltán di Pécs e il liceo Csokonai Vitéz mihály di Debrecen, in Ungheria.
OBIETTIVO CINA Oltre ai paesi in cui l’insegnamento dell’italiano risulta essere diffuso e che in ogni caso richiede un’azione di mantenimento e costante attenzione, vi sono Paesi che presentano un grandissimo potenziale e su cui occorre lavorare in maniera maggiormente strutturata. Fra questi – è emerso dagli Stati generali – vi è la repubblica Popolare Cinese.
Dopo l’inglese, lo spagnolo ed il francese, l’italiano si contende il quarto posto fra le lingue più studiate in Cina più o meno a pari merito con giapponese, coreano e tedesco. Pur non disponendo di dati oggettivi, è presumibile immaginare che il divario sia comunque molto ampio rispetto alle altre lingue maggiormente studiate, nonostante il numero degli studenti di italiano sia in costante crescita. La situazione linguistica in Cina è infatti assai favorevole allo studio della lingua italiana come terza lingua.
La repubblica Popolare Cinese rappresenta una delle priorità per il nostro Paese in termini di promozione linguistica e culturale. Tuttavia, considerata la vastità del territorio ed i suoi numeri, il mercato cinese richiede un approccio da multinazionale in cui tutti gli enti coinvolti lavorino in maniera sinergica. La vera sfida è rappresentata dalla capacità di lavorare in maniera strutturata e coordinata.
OLTRE 90MILA STUDENTI IN EGITTO Nel bacino mediterraneo, l’Egitto rappresenta il paese col più alto numero assoluto di studenti di italiano. Vi è infatti una domanda sempre maggiore in tutto il Paese di insegnamento dell’italiano come seconda lingua straniera dopo l’inglese: secondo i dati presenti nel Portale della lingua italiana nel mondo e presentati agli Stati generali, negli ultimi anni il numero degli studenti di italiano nelle scuole secondarie è passato da 20.000 ad oltre 90.000. La quasi totalità degli studenti egiziani d’italiano è concentrata soprattutto in ambito scolastico. Risultati positivi sono stati raggiunti recentemente con l’attuazione di programmi in cui lo studio dell’italiano si associa alla formazione tecnico-professionale che agevola l’ingresso dei giovani egiziani nel locale mercato del lavoro. L’italiano è dunque riconosciuto in Egitto come lingua utile in ambito professionale: nel settore turistico, in quello artistico-culturale e in quello commerciale oppure in prospettiva di un soggiorno in Italia per motivi di studio o di lavoro.
ALBANIA PAESE PIU’ ITALOFONO L’italiano, secondo i dati presenti nel Portale della lingua italiana nel mondo, risulta ampiamente diffuso anche nei paesi geograficamente vicini all’Italia come l’Albania, la Tunisia e l’Egitto. Nei Balcani, l’Albania è il paese con una maggiore presenza di studenti di italiano, distribuiti in particolare nelle scuole locali grazie al Programma illiria, che a partire dal 2002 ha portato all’attivazione di sezioni Bilingui italo-albanesi e corsi di italiano curricolari nelle scuole dell’obbligo, elementari e medie inferiori, e negli istituti secondari superiori. L’italiano è oggi la seconda lingua straniera più studiata anche se nel corso degli ultimi anni si riscontra una maggiore diffusione dell’inglese e del tedesco, soprattutto a fini lavorativi.
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