Il caso di Fredy Pacini, il meccanico aretino che ha sparato contro un ladro moldavo che stava entrando nella sua azienda e l’ha ucciso, ha sollevato l’ennesimo dibattito tra chi è favorevole alla legittima difesa sempre e chi è contrario. Personalmente, sono dell’avviso che la difesa debba sempre essere legittima.
Trovo assurdo il fatto che una persona che spara ad un’altra che entra in casa sua senza suo esplicito permesso debba essere per forza indagata ed incriminata. Sia chiaro, io non sono per il Far West o la faida tra lupare. Tuttavia, trovo inammissibile che si debba per forza indagare una persona che spara contro un’altra che entra in casa sua senza il suo esplicito permesso.
Una persona che entra in casa di un’altra senza il permesso di quest’ultima non ha certo delle buone intenzioni. Purtroppo, le forze dell’ordine non sono sempre in grado di muoversi e la nostra giustizia non garantisce la certezza della pena per chi fa certe cose. Questo è il dramma ed è un dato di fatto.
Ricordo che in Svizzera ci sono molte più armi che qui da noi, dato che lì il servizio militare dura fino ai sessant’anni. Eppure, nella Confederazione Elvetica non c’è di certo il Far West. Dunque, penso che questo buonismo di chi dice che si debba indagare chi si difende, difende i suoi cari e la sua proprietà rischia solo di esasperare gli animi, poiché la gente ha paura.
Girando per varie parti, vedo sempre più porte e cancelli blindati. La gente ha paura perché chi ci ha governati fino a qualche mese fa ha preferito fare entrare decine di migliaia di persone senza alcuna regola, che sono andate ad ingrossare le file della criminalità, dato che i criminali stranieri sanno bene che qui in Italia vi è un clima di impunità.
Le intercettazioni di alcuni criminali dell’Europa dell’Est sono prove lampanti. Non sarebbe il caso di cambiare testa?