L’aria di elezioni continua a sentirsi con forza, nonostante il probabile governo tecnico in arrivo. E chi è oggi è fuori dal Palazzo, sogna di tornare. Succede anche a Francesco Storace, leader de La Destra, di una destra che in Parlamento non c’è più, dopo la giravolta di Gianfranco Fini.
Al congresso di Torino, Storace interviene: "Sogno di rivedere la destra in Parlamento, la guidi chi vuole, l’importante e’ farcela perche’ oggi e’ sbeffeggiata". "Non stiamo immaginando una riedizione tout court di Alleanza Nazionale – ha sottolineato -, che non avrebbe senso. Ma auspichiamo che possa determinarsi una stagione nuova per la destra italiana che sappia essere soggetto protagonista della vita politica".
Storace guarda al futuro: "Abbiamo molto rispetto per i vari soggetti politici, leggiamo che tra i protagonisti del centrodestra di domani ci saranno personalita’ come Angelino Alfano, Pier Ferdinando Casini, Roberto Maroni. Rispettiamo ogni persona, ma abbiamo il dovere e il diritto di chiederci perche’ non ci sia una sola previsione che riguardi chi ha la tessera del Msi nel suo album di famiglia. E, a pensarci bene, e’ questa la maledizione che accompagnera’ Gianfranco Fini a conclusione della sua storia politica".
Fra i presenti al congresso de La Destra, anche Luca Romagnoli, con la delegazione de La Fiamma Tricolore. Rivolgendosi a Romagnoli, Storace ha spiegato: "Non vi proponiamo un’annessione, ma La Destra puo’ essere quel contenitore di un’area in cui militare con passione e coerenza, anche aspirando a rappresentarla nelle sedi istituzionali e politiche".
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