Dopo il risultato del referendum e la crisi di governo, la prima della Scala del 7 dicembre, oltre ad essere uno degli appuntamenti piu’ importanti dell’anno per la musica lirica, diventa anche un’occasione per dare ‘la caccia’ al futuro premier. Fra il pubblico della Madama Butterfly diretta da Riccardo Chailly, infatti, saranno seduti il ministro dell’Economia Piercarlo Padoan, il presidente del Senato Pietro Grasso e il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, nomi considerati in lizza per Palazzo Chigi. E nel palco reale, accanto al sindaco Giuseppe Sala al suo debutto a Sant’Ambrogio, fara’ gli onori di casa – salvo controindicazioni dell’ultimo momento – il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che dovra’ dare l’incarico al sostituto di Matteo Renzi.
Dunque i tre ‘candidati’ potrebbero essere osservati speciali di una serata a base di vip, politici, finanzieri e musica: dall’ex re di Spagna Juan Carlos, all’ambasciatore del Giappone Kazuyoshi Umemoto, a Roberto Bolle e Carla Fracci fino a direttori di alcuni dei teatri piu’ famosi del mondo, da Vladimir Urin, capo del Bolshoi, a Sir Nicholas Kenyon, responsabile del Barbican, a Thomas Angyan, sovrintendente del Musikverein di Vienna. D’altronde e’ la prima volta dal debutto assoluto (fischiatissimo) del 1904 che alla Scala non si esegue la versione originale, senza le modifiche che Puccini ha poi fatto in seguito. E per celebrare l’evento l’istituto Treccani, in collaborazione con la Scala e Casa Ricordi, ha ristampato in facsimile in 5.500 copie del libretto.
Alla prima, anche se annunciato, non verra’ il premio Oscar Gabriele Salvatores, che ha scelto di vedere l’opera il 4 dicembre, all’anteprima riservata ai giovani. L’inaugurazione sara’ trasmessa – a cura di Rai Cultura – in diretta su Rai 1 (e all’estero in Germania, Austria, Portogallo, Svizzera, Repubblica Ceca, Ungheria, Portogallo e Giappone), con la conduzione di Antonio Di Bella e Milly Carlucci, in una serie di cinema in Italia e all’estero ma anche in almeno 26 punti di Milano, incluso il carcere di San Vittore.
Proprio da San Vittore seguiranno l’opera l’ex sindaco Giuliano Pisapia e la moglie Cinzia Sasso, oltre al sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore e al presidente della Corte di Cassazione Giovanni Canzio. A San Vittore, dopo aver assistito alla Madama Butterfly dal palco Reale della Scala ed avere accompagnato il Capo dello Stato all’aeroporto, arrivera’ anche il prefetto Alessandro Marangoni per mangiare il risotto cucinato dalle detenute.
Un ‘party’ alternativo a quello che la Scala organizza dopo teatro per 550 ospiti alla societa’ del Giardino con un menu che rende omaggio a Puccini, mentre la citta’ gia’ si ‘agghinda’ per la prima. Non solo con musica diffusa in Galleria e nel mezzanino della metro di piazza Duomo, ma anche con le vetrine della Rinascente dedicate a Madama Butterfly e firmate dal lettone Alvis Hermanis, il regista dell’opera.
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