La puntata della trasmissione televisiva “Fuori dal Coro” che è andata in onda il 1 novembre scorso ha fatto emergere una realtà sconvolgente che riguarda la Cina. Infatti, la presenza cinese in Europa si sta facendo sempre più forte, non solo economicamente ma anche a livello geopolitico.
Molti porti europei sono finiti in mano cinese. Inoltre, la politica “green” dell’Europa sta spingendo molto l’economia cinese. Basta ricordare che i pannelli solari sono prodotti in larga parte in Cina, Paese che di fatto ha quasi un monopolio del mercato di elementi come i metalli delle terre rare.
Questa situazione è paradossale. Noi europei dobbiamo passare in maniera repentina alle fonti rinnovabili, per “salvare la Terra”, mentre per avere pannelli solari e pale eoliche ci appoggiamo alla Cina, la quale è uno dei Paesi che inquinano maggiormente.
Oltre a ciò, vi è un’altra cosa che è ancora più inquietante. La Cina ha creato dei posti di polizia abusivi nei Paesi in cui i cinesi emigrano, per poter controllare le comunità che vi si formano. Questi centri di polizia sono mascherati da centri culturali cinesi. Questa rete di centri di polizia è stata scoperta nei Paesi Bassi, ove tale realtà è stata messa fuori legge. Purtroppo, simili centri sono presenti anche qui in Italia. Ne è stato scoperto uno a Prato. Questo è molto grave. La Cina ha mandato dei suoi uomini a controllare pezzi di territorio di altri Stati sovrani. Cosa si vorrà fare a fronte di ciò?
Tutto questo non può passare in cavalleria, poiché è il segnale di una volontà politica di uno Stato (la Cina) di invadere altri Stati sovrani. Le invasioni si possono fare anche senza ricorrere alla forza militare ed il caso cinese lo dimostra.