Alla Camera dei Deputati brasiliana si è celebrata oggi la “Giornata Nazionale del migrante italiano”, istituita da un’apposita legge del Parlamento di Brasilia. Al solenne evento, come riporta una nota dell’Ambasciata d’Italia a Brasilia, è intervenuto anche l’Ambasciatore d’Italia, Francesco Azzarello, accompagnato da tutti i funzionari dell´Ambasciata.
La sessione, convocata su iniziativa della neo-Deputata, Signora Chris Tonietto, e presieduta dalla stessa, si è aperta con la lettura di un messaggio del Presidente della Camera, Rodrigo Maia.
Nel ricordare la grande migrazione dell’Ottocento come un fenomeno di portata storica, che ha inciso profondamente sul patrimonio storico ed umano del Brasile, il Presidente ha sottolineato l’orgoglio con cui il Paese guarda alle sue radici italiane. Maia ha sottolineato l´importanza della cooperazione inter-parlamentare Brasile-Italia, strumento di rafforzamento delle relazioni bilaterali.
Filo conduttore degli interventi delle Deputate, Signora Chris Tonietto e Signora Bia Kicis, è stato “un sincero omaggio al popolo italiano”, che anche attraverso la sua comunità di italo-discendenti contribuisce a tener viva “un’amicizia speciale” tra due Paesi fratelli. “Il 15% della popolazione brasiliana oggi è di origine italiana. Oggi celebriamo la storia della cultura tra i due Paesi. Gli italiani hanno dato un contributo fondamentale alla diffusione del cattolicesimo in Brasile”.
L’Ambasciatore Azzarello – si legge ancora nella nota – ha ricordato il legame profondo che lega i due popoli, amici fraterni indissolubilmente legati da antenati comuni.
“Gli italiani – ha detto il diplomatico – hanno dato un contributo decisivo allo sviluppo ed ai successi di questo grande e splendido Paese, in tutti i settori della società. In questo mio primo mese e mezzo sono rimasto impressionato dalla compenetrazione italo-brasiliana in tutti i campi ed a tutti i livelli. Quantità, ma soprattutto eccezionale qualità”.
L’Ambasciatore ha ricordato quanto sia forte la presenza di brasiliani di origine italiana, a volte doppi cittadini, in ogni settore della vita del Paese: “Oggi si parla indicativamente, e forse per difetto, di una Comunità italo-brasiliana di circa 30 milioni di persone, la più grande del mondo. I suoi componenti sono sparsi ovunque in Brasile, anche nelle zone più remote, e sono classe dirigente del Paese, spina dorsale del settore produttivo, conoscitori della lingua italiana, estimatori della nostra cultura. Una cultura, nel senso più ampio che possiamo attribuire al termine, oramai parte integrante di quella brasiliana. Una inestimabile ricchezza comune”.