Come era prevedibile e come ormai era chiara sensazione del Governo, la maggioranza degli italiani si è espressa con il NO alla tanto contestata e personalizzata riforma costituzionale. Non mi intendo di politica, è troppo sofisticata, ma le tante panzane con le quali il Governo si batteva per il SI erano macroscopiche, se non addirittura un insulto ai contribuenti.
E’ stata fatta una campagna referendaria paventando disastri se avesse vinto il No: ci mancava solo il pericolo della peste bubbonica e delle piaghe d’Egitto. In caso di vittoria del Sì ci sarebbe stato invece il Paradiso Terrestre, benessere per tutti ed anche i malati ne avrebbero tratto beneficio. Che vigliaccata usare i malati per la campagna elettorale.
Renzi si mostrava il grande condottiero fino a quando, grosso modo a fine luglio, sembrava che il Si la potesse spuntare e blaterava ai quattro venti che se avesse prevalso il No si sarebbe dimesso; poi, causa sondaggi a lui non favorevoli, “correttamente”, come è suo costume, ha iniziato a cambiare idea, adducendo di aver sbagliato a personalizzare la riforma.
Spero che ora il Presidente della Repubblica faccia scegliere agli italiani da chi vogliono essere governati. Il terzo governicchio del comunista Napolitano ha fatto la fantozziana fine che meritava. I venditori da fiere paesane non sono adatti a governare.
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