Anche a causa dell’aumento della burocrazia, la Brexit fa crollare il mercato del vino italiano in UK. Secondo l’analisi del centro studi Divulga condotta sulla base dei dati Istat e pubblicata da Italia Oggi, l’export verso il Regno Unito è al minimo del decennio, con dodici nuovi vincoli per portarlo sulle tavole inglesi. Il crollo è del 36%.
La Gran Bretagna resta in ogni caso il terzo mercato di sbocco del vino made in Italy, dopo Stati Uniti e Germania. Ma i nuovi paletti obbligatori da soddisfare per esportare il vino in Regno Unito non sono che la punta dell’iceberg di un’overdose di burocrazia con cui le imprese nazionali del settore agroalimentare dovranno fare i conti.
Nel 2020 sono state inviate etichette Made in Italy in Gran Bretagna per 714 mln di euro; di questi, 324 milioni riguardano gli spumanti. Un mercato, quello inglese, importantissimo per il vino made in Italy e per tutte le altre eccellenze dell’enogastronomia italiana.