Alla fine di marzo i media informano l’opinione pubblica che nell’indagine relativa alle tangenti a Ischia figura la seguente registrazione telefonica: "Ci sono politici che mettono le mani nella merda e quelli che non lo fanno. D’Alema mette le mani nella merda come ha già fatto con noi. Ci ha dato delle cose". Ora è la volta della Toscana, celebre presidio rosso, dalla quale arriva la denuncia di Simona Laing, pistoiese e renziana, la quale dopo aver raccolto le firme necessarie per candidarsi come consigliera per il Pd, si vede chiudere le porte in faccia e da un esponente dello stesso partito le arriva la delicata, corretta e democratica telefonata: "Non sai quanta merda ti arriverà addosso". Che il Pd abbia aperto una società di autospurghi?
Che dire, inoltre, dell’uscita di Parini segretario regionale dello stesso partito: "La telefonata non l’ho ascoltata e non ho intenzione di ascoltarla, mi pone un problema morale sapere che si fa uso politico di una conversazione acquisita all’insaputa della persona che parla con te".
Orbene, linguaggio a parte, che sembra di moda nel Pd, viene da chiedersi come mai il Parini non si sia mai posto il "problema morale" quando il Pd godeva della diffusione di conversazioni di esponenti politici di altri partiti? Questa sì che è una questione morale.
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