Dal primo luglio la legge elettorale, l’Italicum, e’ entrata in vigore; e dal giorno dopo, quasi tutti gli schieramenti politici, gran parte di quelli che in parlamento l’hanno votata a colpi di fiducia e che dicevano che questa era la migliore legge possibile, si affannano a chiedere di cambiarla perché gli scenari politici sono cambiati.
Quali scenari politici sono cambiati? In parlamento sono presenti le stesse forze politiche e gli stessi parlamentari che hanno contribuito ad approvarla! Diciamoci la verità: dopo le amministrative e i recenti sondaggi, che vedono nettamente in vantaggio il M5S, il partito democratico e quelli di destra hanno paura che alle prossime elezioni politiche i grillini possano andare a governare. I renziani hanno voluto una legge elettorale a loro immagine e somiglianza; forti del consenso dei voti alle europee, consideravano il loro 40% una sorta di garanzia per il futuro governo di centro sinistra; non hanno fatto i conti con la loro incapacità di dare una svolta epocale a questo Paese, e hanno creduto di poter consolidare il loro potere con quelle due o tre riforme sbandierate di continuo ai cittadini.
Il governo di Renzi non ha saputo cambiare le condizioni sociali dell’Italia; stando ai dati Istat il Paese e’ più povero rispetto all’inizio della crisi economica e gli effetti delle riforme per dare sostegno al lavoro, in particolare a quello giovanile, non si vedono ancora. Forse abbiamo sbagliato qualcosa.
Mentre il governo Renzi ci spiega con la sua solita propaganda che l’Italia è ripartita, sono i giovani che partono, per cercare un futuro possibile all’estero. Invece di pensare a cambiare la legge elettorale, dato che questa legge e’ in vigore teniamocela; a patto che il referendum sulle riforme costituzionale passi, e che pensiamo a fare delle riforme serie sul futuro del Paese.
L’EDITORIALE PORTIAMO A CASA LA RIFORMA PRIMA CHE CI RIPENSINO
In quei giorni della fiducia al senato per l’approvazione dell’Italicum, tutti abbracciavano e baciavano la santa Boschi; oggi gli stessi chiedono di rimettere mano alla legge elettorale, ditemi voi se questo non e’ un Paese di burattini.
Cambiando l’ordine dei fattori, il prodotto resta sempre lo stesso; la verità è che, se non passa il referendum, allora sì che si dovrà mettere mano alla legge elettorale, e lì si daranno da fare al meglio, creando un altro mostro a loro immagine e somiglianza, guardando ai sondaggi, ciascuno per sé e per la sua banda. Già m’immagino la campagna elettorale, daranno la colpa agli avversari per non aver fatto le riforme, diranno che il governo Renzi e’ stato l’unico governo che ha messo mano alle riforme, che ha aumentato posti di lavoro…
Io spero che gli italiani, anche e soprattutto quelli all’estero, abbiano coscienza di quello che sta succedendo; purtroppo all’estero non si ha la vera percezione di quello che succede in Italia, poiché i giornali, le radio e le televisioni passano le notizie filtrate, altro che libertà di stampa.
Siamo migliori di quelli che pretendono di rappresentarci in Parlamento, siamo un grande Paese; dimostriamolo con una matita; quando ci sarà il referendum, in quella occasione votate per la difesa dei diritti costituzionali che i nostri padri hanno scritto con il loro sangue, non lasciamo che il nostro Paese diventi ancora una volta un Paese in mano a pochi, la democrazia non deve essere gestita da un solo uomo al comando, siate vigili; questa riforma costituzionale e’ frutto di un inciucio di promesse e compromessi di cui l’Italia non ha bisogno.
Noi abbiamo bisogno di un Paese che si rinnovi e che dia spazio ai giovani, di un Paese che valorizza i valori della carta costituzionale e soprattutto che garantisca a tutti uguaglianza, libertà e democrazia partecipativa; la politica e le sorti del popolo non devono essere in mano a pochi. Il nostro non e’ il Paese immaginario di Collodi; andiamo oltre. Sveglia, Italia! Non siamo il Paese dei Balocchi… o sì?
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