Il governo italiano lancia la "Carta cultura" che il presidente del Consiglio Matteo Renzi aveva promesso all’indomani delle stragi del 15 novembre 2015 a Parigi come una risposta al terrorismo: "Dare soldi alla cultura ed all’educazione e’ una politica di sicurezza" aveva detto il capo del governo italiano; "Bisogna dare centralita’ alla questione giovanile". Ne riferisce il quotidiano economico francese "Les Echos" che su questa iniziativa italiana titola la rubrica di prima pagina "Succede in Europa".
Nell’articolo il corrispondente da Roma Olivier Tosseri scrive che a partire da oggi giovedi’ 15 settembre ogni ragazzo residente nella Penisola, che sia italiano o uno straniero provvisto di permesso di soggiorno, e che compia 18 anni quest’anno, beneficera’ di un bonus di 500 euro da spendere nell’acquisto di beni e servizi culturali: gli bastera’ recarsi in un ufficio postale oppure scaricare sul suo smartphone l’applicazione "18app" concepita specificamente per questa iniziativa.
Grazie alla Carta, avra’ accesso ad una lista elaborata dal ministero della Cultura che include libri, CD, spettacoli teatrali, concerti ed esposizioni d’arte o museali; sono esclusi computer e tablet, musica e film in streaming.
I giovani beneficiari potranno spendere i loro 500 euro entro il 31 dicembre 2017: l’iniziativa riguardera’ circa 570 ragazzi e costera’ quasi 300 milioni di euro allo Stato italiano. Con l’iniziativa lo Stato potra’ sviluppare Il Sistema pubblico di identita’ digitale (Spid), che sara’ lanciato l’anno prossimo e che permettera’ a ciascun cittadino italiano di disporre di un codice unico per accedere a tutti i servizi della pubblica amministrazione.
Il governo italiano, scrive "Les Echos", insiste soprattutto sul valore simbolico della "Carta cultura", come spiega ad Olivier Tosseri il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini: "Vogliamo ricordare ai giovani l’importanza dei consumi culturali, sia come arricchimento personale che per rafforzare il tessuto della nostra societa’. E per la prima volta i fondi destinati a promuovere la cultura non saranno ripartiti dalla burocrazia la attraverso la libera scelta di migliaia di giovani". Insomma, conclude l’articolo del giornale francese, la Carta vuole essere uno strumento per lottare contro il cosiddetto "analfabetismo culturale": secondo l’Istat infatti, il 18,25 dei giovani che vivono in Italia nel 2015 erano completamente a digiuno di qualsiasi attivita’ culturale.
Discussione su questo articolo