Sono almeno 20 le persone rimaste ferite durante gli scontri tra la polizia e una folla di un centinaio di menifestanti che ieri notte ha attaccato la stazione televisiva Al Watan, a Kuwait City, per aver trasmesso un’ intervista a Nabil Al Fadhl, candidato alle imminenti elezioni legislative.
La sera precedente, la tenda usata come quartier generale per la campagna elettorale di un altro candidato, Mohammad Al-Juwaihel, era stata data alle fiamme per i commenti che questi aveva rivolto al clan avversario Al Mutair, sostenitore del governo.
Due gravi incidenti che avvengono nell’aria tesa che precede l’apertura delle urne, il 2 febbraio, per il rinnovo del parlamento.
L’Assemblea Nazionale e’ stata sciolta con decreto dell’emiro, Sabah Al Ahmad Al Sabah, lo scorso dicembre, in seguito alle dimissioni del primo ministro e dell’intero governo, aspramente contestati da un crescente movimento di piazza che denunciava corruzioni e chiedeva riforme.
Testimoni citati dal portale del quotidiano Gulf News hanno affermato che la polizia – che ha contato diverso feriti anche tra le sue fila – ha usato gas lacrimogeni per disperdere la folla che si era radunata ai cancelli dell’emittente.
Un comunicato diramato da Palazzo, intanto, fa appello "alla calma e alla prudenza" e intima "ricorsi contro i disturbatori".
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