Klaus Davi, giornalista e scrittore e imprenditore della comunicazione, è intervenuto su Radio Cusano Campus. Con Davi è stato analizzato quello che potrebbe essere il futuro di Salvini e della sua vulnerabilità nei confronti della magistratura ora che non è più Ministro dell’Interno.
Non ci sono complotti, ma Salvini deve stare attento. “Io ho 4 indagini, una caterva di querele e non sono il bersaglio di nulla. I magistrati fanno il loro lavoro. Pe quanto riguarda la Lega ci sono indagini in ballo importanti come quelle sulla Russia o sui 49 milioni. Un conto è difendersi da Ministro degli Interni e sei al centro anche di informazioni di cui magari non vai alla ricerca ma che ti arrivano. Un altro è farlo dall’opposizione. Non parlo per sentito dire, certi contesti li conosco. Salvini ora è più vulnerabile. Non c’è nessun complotto dei magistrati. Lo dico da imputato. La Procura di Reggio Calabria mi indaga per violazione di domicilio perché ho tentato di sbattere fuori da una casa di Reggio Calabria una famiglia mafiosa e restituirla ad un pensionato. Non è che per questo dico che ci sia un complotto della Procura. Ci sono indagini continue che riguardano tutti i Partiti. I magistrati fanno il loro lavoro. Il caso Palamara ha purtroppo reso i magistrati più impopolari di noi giornalisti”.
Retromarcia dopo la crisi. “Uno dei motivi della retromarcia è stata questa. Quando ha cominciato a dare di matto il mio amico Matteo Salvini io ho chiamato molti dei suoi dicendo loro “Vi siete bevuti il cervello?”. A parte che è stato sbagliato fare la crisi negli unici 15 giorni durante i quali gli italiani stanno con la famiglia, i figli, la moglie o l’amante. Quella è una mancanza grave a livello antropologico, sociologico e psicologico e denota una perdita di lucidità. Salvini, che è una persona istintiva, onesta e diretta qualche cazzata l’ha pure fatta, ma non può pensare di lasciare il Governo, passare all’opposizione e che la cosa sia indolore. Serviva qualche riflessione più lucida fuori dal Papeete che porta sfiga, non ci vada mai più. Ritorni il Salvini di una volta, quello che conoscevo io. Deve tornare ad essere quel ragazzo lucido e capace che conoscevo io. Salvini è forte perché questo Governo giallorosso è impopolare e lui tornerà. La variante giudiziaria peserà. Da Ministro dell’Interno poteva non farsi processare ed è un diritto sacrosanto”.
Riforma della Giustizia. “La politica non ha mai avuto la credibilità sufficiente per fare la riforma della Giustizia. Riforme tutte concentrate sul penale mentre il vero problema è il civile. Questo Salvini l’ha capito tanto che a lui, la storia del CSM e di Palamara, cascava a fagiolo. L’aveva sul piatto d’argento questa riforma. Però pensava al Papeete ed ha fatto la crisi. Magari pensava di non poter fare questa riforma con Morra e Bonafede”.