Klaus Davi, giornalista e massmediologo, è intervenuto su Radio Cusano Campus e sull’omicidio dei poliziotti a Trieste ha detto: “Mi è spiaciuto che la politica subito abbia usato questo episodio per fare mini campagne elettorali squallide, prima ancora che le autorità ricostruissero la vicenda. Purtroppo questi fatti denotano i rischi enormi che le forze dell’ordine corrono nell’espletare le proprie attività e di cui ci ricordiamo solo quando ci fa comodo. Quando il capo della Procura di Reggio parla di mancanza di pm e di agenti per contrastare la ‘ndrangheta non he ha parlato nessuno, quando si tratta di fare gran cassa quando c’è di mezzo un immigrato si buttano tutti. Non c’è rispetto della difesa, per la loro attività. Che questa vicenda serva da lezione per tenerci vigili anche di fronte alle esigenze delle forze dell’ordine”.
Su Greta Thunberg. “Greta fenomeno eterodiretto? Una regia fisiologica c’è. C’è per l’amministratore delegato delle grandi aziende, c’è per la politica, non vedo perché non ci debba essere anche per questa sedicenne. La letteratura e la filosofia è costellata di minori che lanciano allarmi, c’è tutta una tradizione poetica, che il re è nudo lo dice un bambino nella favola. Può esserci una regia mediatica, però il fatto è che lei buca lo schermo, è riuscita a smuovere. La regia c’è per tutti, Conte ha una regia, Berlusconi aveva una regia, che poi questa sia manipolazione non lo penso. Greta ha sensibilizzato in modo efficace, incarnando il futuro. I discorsi del segretario generale dell’Onu li scrive lui? Non credo. Perché Greta dovrebbe scandalizzare se non scrive i suoi discorsi? Lei parla ai giovani, a una generazione che dormiva”.