Il massmediologo Klaus Davi è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sulla comunicazione di Draghi rispetto a quella di Conte ha affermato: “Sono due scuole completamente diverse. Quella di Conte è una scuola che crede nella comunicazione iperpresente, emozionale, mainstream, mentre Draghi è più compassato, con un taglio da banchiere”.
“Draghi mi sembra comunque uno che sta rapidamente evolvendo, rispetto all’asetticità iniziale, si è recato in centri di vaccinazione, adesso farà una conferenza stampa, stanno uscendo i primi articoli spinning sul suo orientamento politico. Non si può applicare il meccanismo della comunicazione finanziaria alla politica, la politica vive di dialettica, di quello che accade giorno dopo giorno”.
“Ovviamente non diventerà mai eccessivo come Conte, che drammatizzava tutto. Noi abbiamo avuto Berlusconi, Renzi, Conte, questi premier iper presenti, è chiaro che quello di Draghi è un altro percorso, però secondo me cambierà, andrà nella direzione di dare più informazioni, non si può fare altrimenti perché siamo in guerra. Giudico positivamente la gestione di Casalino perché è riuscito a fare di Conte un interlocutore politico, poi ovviamente può piacere e non piacere. Gli errori dell’ultima fase sono dovuti ai limiti politici di entrambi. Nel complesso comunque dò a Casalino un 8 in comunicazione perché Conte sta diventando il capo dei 5 Stelle e rischia di diventare il capo del centrosinistra”.