“Quello dello ius soli e’ un valore identitario, il voto ai 16enni e’ un’altra battaglia identitaria. Ed e’ positivo che Salvini e Meloni abbiano reagito in quel modo perche’ e’ la dimostrazione che l’esperienza del Governo Draghi e’ positiva per il paese e noi la sosteniamo con convinzione, ma non e’ un progetto politico”. Cosi’ ai microfoni dell’agenzia Dire il primo cittadino di Pesaro, Matteo Ricci, coordinatore nazionale dei sindaci dem, commenta l’elezione a segretario di Enrico Letta ed, in particolare, alcuni passaggi del suo intervento in assemblea su ius soli e diritto di voto per i 16enni.
Parole, specie quelle sulle sul diritto di cittadinanza per chi e’ nato in Italia, che hanno suscitato le dure reazioni dei leader del centrodestra.
“Non e’ vero che in futuro ci sara’ un unico ‘corpaccione’ moderato, indistinto con tutti dentro – continua Ricci -. Ritorneranno il centrosinistra e il centrodestra. Noi vogliamo essere il perno di questa proposta di centrosinistra a partire dalle amministrative di ottobre e poi per le politiche del 2023. L’intervento di Letta e’ avvenuto in un quadro politico chiaro: di chi vuole costruire un’alleanza alternativa alle destre che veda il Pd come perno. Un partito riformista, ambientalista che punti sui giovani e sui territori e che ha valori identitari molto forti”.
Secondo Ricci quello di Letta e’ stato un discorso “alto dal punto di vista valoriale e pragmatico dal punto di vista dell’azione” che ha generato “entusiasmo tra la nostra gente avvilita per le divisioni che hanno portato alle dimissioni di Zingaretti”.