Il ministro degli Esteri Angelino Alfano, ospite del Meeting di Rimini per l’incontro ”Da Nord a Sud la difesa della pace nel mondo”, è tornato a parlare dell’attentato di Barcellona. La reazione al terrore deve essere “un’esplosione di libertà”, ha detto il ministro, “riaffermando il nostro desiderio di essere liberi e la nostra forza per essere liberi”.
Dopo aver ricordato i tre connazionali vittime del recente attentato di Barcellona, ha sottolineato che “il lavoro dei terroristi e’ quello di provare a metterci paura, a toglierci la liberta’, a farci cambiare il nostro stile vita e quindi a farci sentire meno liberi”.
Secondo il titolare della Farnesina le parole non bastano più. “In un tempo di guerra asimmetrica non e’ sufficiente una risposta solo militare, ma e’ anche necessaria; non e’ sufficiente una risposta solo culturale o di polizia, ma e’ indispensabile”. Ricordando che “il rischio zero non esiste”, “vogliamo lavorare per ridurlo al minimo”.
Comunque in Italia “fin qui siamo stati un Paese sicuro”. “Siamo stati solidali e sicuri”, ha ricordato. “Questa e’ stata la migliore risposta, che non puo’ essere cestinata”.
A margine dell’incontro il leader di Alternativa Popolare a proposito di ius soli ha detto: “Noi abbiamo gia’ votato si’ allo ius soli alla Camera, quindi non abbiamo un’obiezione di merito, se non alcuni emendamenti molto importanti che presenteremo. Chiediamo solo una valutazione di opportunita’, perche’ le cose giuste fatte al momento sbagliato rischiano di diventare sbagliate”. Messaggio a Renzi e Gentiloni.
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