Gli italo-venezuelani soffrono di problemi economici molto gravi a causa del ritardato pagamento delle pensioni, sia per coloro che ricevono la pensione italiana in Venezuela che per coloro che ricevono la pensione venezuelana in Italia. L’origine di questi problemi è la difficoltà del cambio applicato all’Euro del Bolivar venezuelano (che oggi vale circa Bs 1700/ 1 USD ), che viene mantenuto ad un alto tasso dal governo di Maduro ( Bs 6,50/1USD ).
La politica cambiaria e finanziaria del Venezuela è diventata una follia. Ma sappiamo che le risorse esistono e denunciamo la mancanza di volontà delle autorità venezuelane.
Oltre a questa grave distorsione, per molti mesi gli italiani in Venezuela non hanno ricevuto la loro pensione. Le ultime notizie sono tuttavia relativamente confortanti: un nuovo accordo firmato fra i due Paesi porterà al ripristino del pagamento adeguato delle pensioni italiane in Venezuela dal prossimo gennaio 2017. Rimane la situazione drammatica dei venezuelani che risiedono in Italia, visto che non ricevono la loro pensione da ben 11 mesi. L’Italia, in questo particolare caso, si trova nella stessa situazione della Spagna, dato che sono oltre 11.700 le persone che non ricevono la loro pensione all’estero.
Notizia devastante di questi ultimi giorni è stata proprio quella della morte di un pensionato a Madrid, per il quale non vi sono neppure i soldi per il funerale. Non ci resta quindi che unirci alle voci di tutti coloro che denunciano il Governo venezuelano di fronte alle loro istanze ignorate; e ci muoveremo per chiedere un aiuto anche alle autorità italiane, affinché possano venirci incontro e sollecitare il governo venezuelano a mantenere gli impegni presi con la comunità degli italiani a Caracas. Impegni firmati dal Governo Italiano e quello Venezuelano, secondo gli ultimi trattati, nell’ anno 2014.
“La pensione venezuelana è l’unico sostegno che abbiamo: alla nostra età è difficilissimo trovare lavoro. Siamo disperati”. Questo è il grido finora inascoltato di noi che siamo in questa situazione.
Sottoscritto e firmato da un’italiana che ha pagato 30 anni di contributi in Venezuela
Paola Kambo Vicentini, Roma
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