"Del presidente Mattarella si sanno molte cose: dal barbiere palermitano all’ottima scelta di Zampetti come segretario generale. Non sappiamo se l’Ufficio Comunicazione del Quirinale abbia, pero’, attivato le agenzie di stampa per il Presidente, visto che sembra non essersi accorto di quello che sta combinando il presidente del Consiglio sulla legge elettorale da cambiare: il silenzio del Colle e’ incomprensibile". Lo afferma Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra e vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio.
"Oggi, Mattarella sara’ all’estero dove avra’ l’alibi che ‘non si parla di cose italiane’ (quando sono scomode). Ma fino a quando puo’ durare la commedia in corso? Succedono tante cose: l’Italicum arriva alla fiducia o cade il Governo, la cacciata dei bersaniani dalla Commissione Affari Costituzionali; l’Aventino delle opposizioni, il tirar dritto del Premier e dei suoi, cassando la discussione in Aula dove, pero’, Renzi non potra’ sostituire i deputati riottosi. Se tutto questo l’avesse fatto Berlusconi, avremmo udito alte voci dal Colle di allora, magari un appello al Paese dall’Altare della Patria. Ma, fatto da Renzi, dal Colle attuale non si avvertono segnali ma solo un orribile silenzio”.
“Presidente Mattarella, tra pochi giorni, il 25 aprile, ci saranno i consueti inni alla democrazia. Dove sta di casa adesso questa cosa strana? Dalle parti di Renzi, all’epoca, c’era un inno dedicato al Battaglion toscano: il Premier non saluta romanamente, non sa neppure scrivere o parlare in inglese, ma fischietta benissimo quel ritornello. Glielo dice Lei di smetterla, senno’ sabato, in presenza di simili comportamenti, sara’ costretto a rimproverarlo nel 70mo delle parole a vuoto?".
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