Potrebbe essere sintetizzata in questa frase “continuare il buon lavoro rafforzando gli strumenti di coordinamento” la conclusione dei due giorni di Italians Down Under tenutesi a Canberra e voluti dall’Ambasciatore Pier Francesco Zazo. Il gruppo di lavoro che ho presieduto, sulle strategie per rafforzare la presenza della comunità italiana nella società australiana, ha prodotto un percorso che entro dodici mesi porterà alla creazione di un Network of Networks, di una struttura di coordinamento nazionale che possa confermare anche la Conferenza Italians Down Under come evento centrale per determinare le scelte politiche e strategiche per il futuro della presenza italiana in Australia.
Non abbiamo bisogno di imparare da nessuno né ci aspettiamo che qualcuno comprenda questa esigenza: nasce da un lavoro di qualità svolto in tutti i settori, dal bisogno di far pesare la qualità di questo lavoro quotidiano, dalla mole di lavoro prodotto e soprattutto dalle mutate esigenze relative ad una comunità in profonda trasformazione. Per cogliere le trasformazioni e rispondere alle mutate esigenze con una profonda azione di collegamento con il mondo politico, amministrativo, accademico e della ricerca, abbiamo bisogno di un maggiore coordinamento.
Le ragioni che ci hanno indotto ad affrontare il tema delle relazioni bilaterali in campo economico e commerciale, ad esempio, sono quelle di affiancare alle screscenti opportunità, che vedono in campo gruppi imprenditoriali italiani di livello internazionale, scelte strategiche che rafforzino la nostra presenza politica, culturale e linguistica in questo Paese. Abbiamo bisogno di collegare meglio i temi della promozione economico-commerciale a quelli della mobilità delle persone, garantendo non solo una migliore informazione, ma percorsi privilegiati per la concessione di visti a particolari categorie professionali. Dobbiamo lavorare nel settore del riconoscimento dei titoli di studio e delle qualifiche professionali come elemento di collegamento tra mondo del lavoro e dello studio e ricerca, facendo scelte diverse, ad esempio rispetto ai lettorati. Il Governo deve investire nelle Università australiane ed investire nei lettorati, non chiuderli.
Le ragioni di un forte investimento politico ed economico-commerciale si ritrovano anche nella collocazione geo-politica dell’Australia ed è stato assolutamente interessante capire gli ostacoli che ancora oggi limitano ulteriori opportunità di investimento nei due Paesi. Per l’Italia al primo posto la burocrazia. Certamente favorire lo scambio tra i due Paesi significa contribuire ad identificare e ridurre ostacoli e limiti.
La promozione linguistico-culturale ha bisogno oggi di affiancare al lavoro degli enti gestori e degli istituti italiani di cultura, anche progetti innovativi, la ricerca, la formazione. Diversificare gli strumenti, garantire gli accordi con gli Stati, puntare esclusivamente all’inserimento curriculare, sviluppare strumenti formativi e garantire risorse adeguate. I tre gruppi di lavoro hanno in sostanza disegnato un percorso di rafforzamento, ideale e progettuale, che costituirà la base di lavoro per i protagonisti della Conferenza e quindi per la comunità italiana d’Australia.
Discussione su questo articolo