Lo scorso giovedì 17 febbraio, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, è stata illustrata una proposta di legge di riforma del voto dei cittadini italiani residenti all’estero.
A presentarla l’On. Massimo Ungaro (IV), deputato eletto nella Circoscrizione Estero-Europa, è primo firmatario della proposta di legge AC3463 “Modifiche alla legge 27 dicembre 2001, n. 459, in materia di esercizio del diritto di voto da parte dei cittadini italiani residenti all’estero”, e la Sen. Laura Garavini (IV), Circoscrizione Estero-Europa, Vice-Capogruppo di Italia Viva e Vice-Presidente della Commissione Esteri del Senato.
“La recente decadenza di un parlamentare eletto all’estero, a seguito di brogli elettorali, richiede un intervento urgente per mettere in sicurezza e per tutelare il diritto di rappresentanza democratica dei cittadini italiani all’estero introducendo dei correttivi alla legge n. 459 del 2001 al fine di aumentare i livelli di trasparenza delle modalità di espressione del voto, il trasporto e la tracciabilità del plico e della fase di scrutinio”, dichiarano Ungaro e Garavini in una nota congiunta.
“Proponiamo una serie di interventi, come l’apposizione di un codice QR su ogni plico elettorale, l’introduzione di comitati elettorali e la riorganizzazione degli uffici centrali per la circoscrizione Estero”.
“Oltre alla messa in sicurezza del voto, la proposta di legge – proseguono i parlamentari di Italia Viva – interviene anche sulla ridefinizione dei collegi, attuando un accorpamento della ripartizione elettorale dell’America settentrionale e centrale con la ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide, un intervento necessario a seguito della riduzione del numero dei parlamentari per compensare le forti disparità che si sono create tra le diverse ripartizioni elettorali. La nostra riforma del voto estero è volta alla tutela di un diritto fondamentale conquistato dopo decenni di lotta politica. Mancano pochi mesi alla fine della legislatura, ci appelliamo al governo affinchè adotti questi interventi nel primo veicolo normativo compatibile’’, concludono.