Giulio Terzi di Sant’Agata, ministro degli Esteri, risponde ad una email inviatagli da Luciano Gonella, giornalista italiano residente in Canada, sul tema che riguarda Rai Internazionale. Come abbiamo più volte denunciato su ItaliaChiamaItalia, il canale della televisione pubblica italiana dedicato agli italiani nel mondo è a rischio chiusura: se non ci saranno importanti cambiamenti, dal primo gennaio cesseranno le trasmissioni di servizio dedicate agli connazionali residenti oltre confine.
Terzi "condivide" la preoccupazione degli italiani nel mondo, per ciò che riguarda le "articolazioni internazionali della Rai. Dal punto di vista della Farnesina, la Rai è un protagonista centrale di quel ‘Sistema-Italia’ che aspiriamo ad accreditare sempre più all’estero, come la globalizzazione ci impone, e la rete estera del servizio radiotelevisivo pubblico è un elemento fondamentale della presenza politica, culturale ed economica dell’ Italia nello scenario internazionale". Per questo, il ministro afferma di essere "fermamente convinto, anche sulla scorta della mia esperienza di Ambasciatore negli Stati Uniti, che sia nostro interesse e nostro preciso dovere, a maggior ragione nel momento di difficoltà che stiamo attraversando, riservare una speciale attenzione alle comunità italiane all’estero, coinvolgendole attivamente nel comune progetto di ripresa dell’Italia". E poi spiega: "Ho personalmente rappresentato a più riprese al Presidente Garimberti, nel rispetto dell’autonomia aziendale, la mia viva aspettativa che i progetti di razionalizzazione per le diverse componenti della rete internazionale della Rai tengano conto degli interessi complessivi dell’Italia nel mondo, e gli ho proposto l’istituzione di un tavolo congiunto, per un confronto ed un approfondimento delle questioni di comune interesse".
In conclusione, il titolare della Farnesina si dice "fiducioso" sul fatto "che la Farnesina e la Rai potranno operare di comune accordo per armonizzare le rispettive reti sulla base sia delle risorse disponibili, che delle priorità di politica estera".
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