Si sta svolgendo in queste ore alla Camera dei Deputati la discussione sul voto all’estero. Stefano Stefani, deputato leghista e presidente della Commissione Affari esteri di Montecitorio, nel suo intervento ha sottolineato che il voto per corrispondenza – sistema con cui votano gli italiani nel mondo – costa troppo: “il voto per posta è troppo oneroso”, ha spiegato, inoltre in passato ha dato una “cattiva prova” di funzionamento.
Inoltre Stefani ha suggerito uno “snellimento” del Cgie, il Consiglio generale degli italiani all’estero, visto che "l’elezione all’estero di 12 deputati e 6 senatori rifletterebbe naturalmente la rappresentanza estera, senza inutili duplicazioni". In ogni caso, quanto si parla di voto degli italiani nel mondo “è in gioco una questione decisiva legata alla rappresentanza politica, di cui Governo e Parlamento devono assumersi la responsabilità nei confronti innanzitutto degli stessi italiani all’estero".
Per Stefani, infine, è necessario individuare “il corpo elettorale estero”: il leghista condivide il fatto che “l’iscrizione nelle liste elettorali della circoscrizione estero sia subordinata ad un’esplicita manifestazione di volontà dell’elettore presso l’autorità’ consolare”.
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