Con 262 ‘no’ e 14 ‘si”, l’aula del Senato ha respinto un emendamento dei dissidenti di Forza Italia e Gal (il numero 01.11) che chiedeva l’abrogazione della Circoscrizione Estero con una modifica all’articolo 48 della Costituzione (LEGGI ALCUNI DEGLI INTERVENTI IN AULA). Relatori e governo hanno dato parere contrario. Si tratta del primo voto all’articolo 1 del ddl Boschi, che e’ quello sulle modifiche all’articolo 55 della Costituzione.
L’articolo 1 si occupa delle funzioni delle Camere e prevede che il "Parlamento si compone della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica". Il nuovo Senato, prevede il testo, "rappresenta le istituzioni territoriali" (il ddl originario del governo parlava di ‘Senato delle Autonomie’).
Anche se l’aula e’ riuscita a sbloccare lo stallo che impediva dalla scorsa settimana l’inizio delle votazioni, la discussione tra i gruppi andra’ avanti ancora per giorni visto l’ostruzionismo delle opposizioni: soltanto all’articolo 1 sono stati presentati 2.190 emendamenti. In tutto sono 8 mila le proposte di modifica (soprattutto di Sel) ma con l’applicazione della cosiddetta ‘regola del canguro’ (si vota un emendamento e decadono tutti i simili), le votazioni dovrebbero scendere circa a 5 mila.
A votare contro l’emendamento dei frondisti di Forza Italia e Gal, in aula al Senato, e’ stata la maggioranza (Pd, Ncd, Pi, Scelta civica) piu’ il gruppo di Forza Italia, il Movimento 5 stelle e Sel. La Lega, che ha 15 senatori, si e’ astenuta. Vito Crimi (M5s) ha voluto precisare, alla fine delle dichiarazioni voto che, nonostante i molti interventi in dissenso del suo gruppo (anche con intento ostruzionistico) il Movimento 5 stelle avrebbe votato contro abrogazione della circoscrizione estero. A votare a favore dell’emendamento 01.11, in pratica, sono stati solo i dissidenti. I firmatari della proposta di modifica erano sette: Compagnone, Tarquinio, Longo, Bruni, Milo, Bonfrisco, Minzolini, D’Anna.
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