Una delle eccellenze italiane nel mondo è senza dubbio il gelato, uno dei simboli del made in Italy oltre confine. Anche per questo, il 12 ottobre 2011, circa un anno fa, alla Camera dei deputati è stata presentata una proposta di legge per la ‘tutela e la promozione del gelato italiano’. Peccato che l’autore, l’onorevole Gaetano Nastri, però non è stato preso tanto sul serio al punto che la sua
iniziativa per l’Istituto Bruno Leoni è entrata di diritto, e al secondo posto, nella top ten delle proposte più pazze della legislatura forse perchè ha voluto metterci anche gli ingredienti che dovrebbero comprendere ‘l’impiego di almeno il 15% di agrumi o il 30% di altra frutta’ mentre per il gelato alla crema ‘la percentuale minima di tuorlo d’uovo deve essere almeno del 6%’.
D’accordo, in effetti la proposta di legge, così come presentata, non poteva raccogliere grandi consensi. Tuttavia non c’è dubbio sul fatto che il gelato italiano rappresenti un prodotto sempre più apprezzato all’estero. Basti pensare che nel mondo la gelateria italiana si sta diffondendo velocemente e si annoverano circa 50.000 rivendite e le esportazioni crescono continuamente.
Nel 2008 il boom: le esportazioni di ‘gelato nostrano’ sono aumentate del 43%. Negli Stati Uniti poi la gelateria italiana sta diventando ogni giorno sempre più di moda: da New York fino a Miami si stanno moltiplicando le rivendite italiane, ma autentiche, con prodotti e personale made in Italy. Lo stesso vale per altre zone del Centro e del Sud America, per non parlare dell’Australia. Insomma, un successo mondiale di cui l’Italia può andare orgogliosa.
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