Fra non molto noi italiani nel mondo ci ritroveremo a dover votare, ancora una volta, per scegliere i nostri rappresentanti da inviare in Parlamento. Ebbene, voglio essere subito chiaro su un punto: se voi, come italiani all’estero, sceglierete di dare il proprio voto al Popolo della Libertà, siete morti. Finiti. Bruciati. Preparatevi a vedere crollare tutto ciò che, piaccia o no, è stato costruito con fatica negli anni. Fra coloro che si occupano di italiani all’estero nel PdL, sono disposto a salvare solo Massimo Romagnoli, il presidente del Movimento delle Libertà, che ha avuto anche il coraggio di criticare il partito nei momenti difficili, senza cercare di nascondere la polvere sotto il tappeto. Per il resto, nebbia totale. Lo ha detto lo stesso Romagnoli in una recente intervista rilasciata a ItaliaChiamaItalia: cos’hanno fatto gli eletti all’estero del PdL durante questa legislatura, a favore delle comunità italiane oltre confine? Niente. Quali progetti hanno proposto a Silvio Berlusconi, per ciò che riguarda il mondo dell’emigrazione? Nessuno.
Ma c’è di più: nel PdL non esiste la minima volontà, a parte qualche rara eccezione, di difendere l’universo degli italiani nel mondo. Il Cavaliere odia gli italiani all’estero, gli causano soltanto problemi. Non ne può più. Forse anche per questo ha scelto di candidare capolista in Europa l’On. Antonio Razzi, che di onorevole in realtà ha molto poco. Lo conosciamo ormai. Su ItaliaChiamaItalia gli abbiamo dedicato diversi articoli: “sono in Parlamento per farmi i cazzi miei…”.
No, nel PdL non c’è alcuna voglia di difendere il made in Italy, la lingua e la cultura italiana all’estero, la rete consolare, gli organi di rappresentanza, di eliminare sprechi e carrozzoni vari, di mettere mano a ciò che non va e migliorare quello che almeno un po’ funziona. Via dell’Umiltà di noi italiani all’estero se n’è sempre fregata e continuerà a farlo, senza alcun dubbio.
Dunque, cari connazionali, non sprecate il vostro voto pensando che un partito del genere possa cambiare le vostre sorti. La vostra qualità di vita non migliorerà, anzi; avrete ancor maggiori problemi, come è stato dimostrato in questi anni recenti.
A chi dare la propria fiducia? Ancora non so, ammetto: se in testa ho chiaro che un voto al PdL è buttato, non ho chiaro a chi darlo. A Monti? Ovvero, a colui che ha rimandato le elezioni di Comites e Cgie, che non ha saputo risolvere il caso dei marò in India in maniera definitiva, che ha imposto agli italiani all’estero di pagare l’Imu sulla loro prima casa in Italia come se fosse la seconda? Pesante, sarebbe davvero una scelta difficile quella di votare per una lista pronta a sostenere Mario Monti nel 2013. Eppure alternative ad oggi non ce ne sono: il Movimento 5 Stelle è pura utopia, e della sinistra non mi sono mai fidato. Il nuovo anno è alle porte: speriamo porti consiglio.
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