Periodo di magra, soldi non ce n’è. Almeno, non per le cose che contano davvero. Quando si tratta di ostriche e champagne, tanto per fare un esempio che in questi giorni è sulle pagine di tutti i giornali, chissà com’è i danè si trovano sempre.
Il sito web del Cgie è morto. Non funziona, non è attivo. Se provate a digitare cgie.it sul vostro browser si apre una pagina con scritto: “Sito momentaneamente non disponibile”. Alla faccia dell’attenzione che il Consiglio generale pretende di avere nei confronti degli italiani nel mondo.
Il sito web del Consiglio generale degli italiani all’estero è stato ucciso per l’elevato costo di manutenzione: ossia il compenso a chi lo aggiornava.
Le nostre domande: ammesso che sia stato annullato il contratto a chi gestiva il sito, non si poteva almeno lasciarlo così come stava, senza gli aggiornamenti? Possibile che il MAE non possa incaricare uno dei suoi tanti impiegati, soprattutto quelli che gestiscono il sito del Ministero, di aggiornare anche il sito del CGIE (anche perchè c’è poco da inserire, i verbali e gli ordini del giorno delle assemblee e qualcos’altro: il lavoro di una giornata).
Il Cgie come organo istituzionale, per quanto ci riguarda, ha l’immagine di un elefante che si avvia alla morte. E purtroppo, negli ultimi mesi, membri dell’organismo sono davvero passati al Creatore. Le informazioni del Cgie? Si leggono ormai solo sulle agenzie di stampa: oppure attraverso delle email che ricevono i consiglieri. Dunque?
Dunque ItaliaChiamaItalia offre il proprio aiuto, totalmente disinteressato, senza chiedere un centesimo: il sito web del Cgie ve lo aggiorniamo noi. Gratis. Ogni giorno informiamo gratuitamente migliaia di lettori nel mondo: facciamo 30, possiamo fare 31. La proposta l’abbiamo lanciata nella Rete: chi di dovere, se vuole, ci risponda.
Resta il fatto che l’organizzazione dell’attuale Cgie fa pietà. E poi ci si lamentava della gestione Mantica…
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