Lo scorso 13 febbraio il presidente del Comites di Hannover Giuseppe Scigliano ha inviato una lettera all’Assemblea del Comites per "dare l’allarme per il ridimensionamento dei fondi che per il 2011 dovrebbero arrivare".
La stessa, precisa, è stata mandata per conoscenza anche al Ministro Carla Zuppetti (Dgiepm), all’Ambasciatore Valensise, al reggente del Consolato di Hannover Mancini, agli eletti all’estero, al presidente dell’Intercomites tedesco Lobello, al segretario generale del Cgie Carozza e al consigliere Conte "per far suonare il campanello d’allarme" per una situazione che si prospetta "difficile" se non ingestibile.
"Come prevede la circolare quattro – scrive Scigliano – abbiamo fatto richiesta per avere un anticipo per poter far fronte alle spese di prima necessità, ma fino ad oggi non abbiamo avuto nessun segnale in merito. Questo significa che pagheremo, dai già pochi fondi, anche alcuni interessi passivi alla banca tedesca (questa è l’attuale situazione di tutti i Comites del mondo, perché abbiamo un bilancio di cassa). Sono venuto a conoscenza – aggiunge il Presidente del Comites di Hannover – che i fondi ritarderanno ulteriormente a pervenire perché il Governo ha deciso di accantonare un ulteriore 10% della miseria che ci avevano concesso".
"Questo – commenta – non solo è vergognoso, ma addirittura significa che molti che non potranno fare nessunissima attività. Qualcuno come quello che rappresento avrà addirittura il problema di coprire i costi fissi".
Scigliano si appella dunque "ai nostri parlamentari eletti all’estero affinché curino anche ed al più presto questo aspetto della loro base. Non è possibile. Sono pienamente convinto che se cadono i Comites cadrà tutta la struttura della rappresentanza che abbiamo ottenuto all’estero. Non ha senso avere un tetto senza le fondamenta. Mi auguro che il buon senso prevalga sulla filosofia della mannaia di questo Governo che – conclude – colpisce immancabilmente e soprattutto le strutture degli italiani all’estero".
Scigliano spiega che al suo Comites è stato assegnato un finanziamento di 17.229 euro mentre solo per le "spese vive" se ne spendono 18.640 così ripartiti: affitto (7.200), manutenzione macchie e sede (500), assicurazione membri + sede (650), Riscaldamento (Gas), luce e costi condominiali circa 2.000 ("paghiamo 140 Euro mensili solo di luce e Gas", spiega), pulizia (690), cancelleria (900), posta e telefono (800), oneri bancari ed interessi passivi (500), Personale di segreteria (2.400), viaggi e diarie (3.000 euro per "tre Assemblee, alcune riunioni delle commissioni di lavoro, pochissimi spostamenti sul territorio per partecipare agli incontri con la collettività", chiarisce).
Questi costi fissi, "ridotti già al minimo, superano il finanziamento e non possiamo permetterci più il nostro notiziario "Comites Informa" e nemmeno il "Premio Comites". Non abbiamo nemmeno un centesimo per i 150 anni dell’unità d’Italia e per mantenere tutto il resto che abbiamo costruito fino a questo momento".
"Se possiamo mantenere solo l’ufficio, non abbiamo più nessuna funzione sociale", commenta il presidente del Comites.
La lettera è stata inviata dopo che il Consolato ha fatto richiesta al Comites di dare il previsto parere sul consuntivo di una testata di giornale ubicata sul territorio.
Per farlo il Comites avrebbe dovuto riunirsi in un’assemblea apposita senza avere i soldi per farlo ("Possiamo permetterci in tutto 3 riunioni di cui una già effettuata per l’approvazione del nostro consuntivo 2010", spiega Scigliano), quindi la decisione è stata posticipata al prossimo incontro già convocato e quindi in programma, quando il Comites deciderà sia sul giornale che su tutti gli altri pareri da dare agli enti che faranno richiesta di contributi ed al preventivo 2012 (mese giugno -settembre) del Comites. (aise)
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