“È curioso osservare come vi siano diverse persone che da tempo parlano degli italiani all’estero, li considerano una risorsa, li apprezzano per il lavoro che svolgono, per la buona immagine che rappresentano per la madre patria e poi… parole, parole, parole. Quando emergono problemi da risolvere, quando c’è bisogno di iniziative concrete, si nota come le parole restano solo parole. È il caso dei pensionati italiani residenti in Argentina, che ricevono la loro pensione in pesos e non in euro, anche se dall’Italia vengono inviati euro. I parlamentari eletti all’estero nel parlamento italiano hanno chiaramente dimostrato cosa sono capaci di fare: parole senza successo, senza concretezza, senza conoscenza delle norme che regolano i rapporti tra i due governi”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dell’USEI, l’Unione sudamericana degli emigrati italiana, guidata dall’imprenditore-politico Eugenio Sangregorio.
“Appare chiaro chi agisce per la difesa dei diritti dei pensionati italiani: Eugenio Sangregorio, impresario per tradizione e politico in difesa degli italiani all’estero per convinzione che, buon conoscitore delle norme, di sua iniziativa presenta un ricorso dinnanzi alla giustizia argentina per far valere quali siano le convenzioni esistenti tra i due Paesi. Attualmente i politici tradizionali continuano con le vecchie deviazioni mentali: parole, parole… che alla prova dei fatti risultano vuote di concretezza e di significato, mostrando chiaramente i loro limiti per la difesa di chi li ha votati. Intanto, però, deputati e senatori mantengono e continuano a difendere il loro posto nel Parlamento italiano”.
“Beppe Grillo ha denunciato apertamente questa situazione e gli italiani lo hanno apprezzato e seguito; quando gli italiani nel mondo si renderanno conto (finalmente) che la pessima gestione dei temi più vicini agli italiani all’estero, comporta la perdita dei lori interessi?”.
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