Rossella Urru, rapita in Algeria nelle settimane scorse assieme a due colleghi spagnoli, è ancora nelle mani dei sequestratori. La donna è originaria della Sardegna. E proprio in Sardegna, a Samugheo (Oristano) continuano le iniziative di solidarietà per mantenere alta l’attenzione sul caso di Rossella.
Mercoledì 16 novembre, alle 17, una delegazione della Tavola Sarda della Pace – guidata dai portavoce Paolo Pisu, don Ettore Cannavera, Franco Uda e Guido Cadoni. – incontrera’ i familiari della ragazza. Un’occasione per esprimere alla famiglia Urru la vicinanza e la solidarieta’ di tutti i pacifisti sardi.
L’auspicio è che la nostra connazionale venga presto liberata, in modo che possa tornare nella sua Sardegna, vicino alla sua famiglia. Questo auspicio è contenuto anche in un documento approvato dal Consiglio di istituto del Liceo classico De Castro di Oristano, la scuola superiore dove Rossella Urru ha studiato. Alle finestre della scuola, inoltre, dietro proposta degli studenti, vengono esposte lenzuola bianche: “Facciamolo tutti”, scrivono gli studenti, “per ricordare al mondo che in questo momento Rossella, una di noi, non è libera”.
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