La Commissione dei saggi sulle riforme "ha espresso una unanime valutazione negativa sul funzionamento del voto degli italiani all’estero, proponendo la soppressione della circoscrizione Estero, ma garantendo comunque l’esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all’estero mediante strumenti idonei ad assicurare la libertà e la segretezza del voto, ed eventualmente prevedendo, qualora il Senato fosse eletto direttamente, una rappresentanza al suo interno delle comunità degli italiani residenti all’estero". Lo si legge nella relazione del ministro per le Riforme Gaetano Quagliariello sul lavoro dei saggi, illustrata questa mattina alla Camera.
"Credo sia stato un errore. Credo che su questa questione ci sia ignoranza e meriti un confronto": lo dichiara Aldo Di Biagio, Scelta Civica, che così commentando le parole del ministro Quagliariello che oggi ha chiesto "la cancellazione della Circoscrizione Estero" ed ha sollecitato "una rivisitazione delle modalità di esercizio di voto per gli italiani residenti all’estero".
Di Biagio, eletto nella ripartizione estera Europa, ha presentato oggi in Senato la sua proposta di legge per consentire anche ai cittadini italiani ‘temporaneamente’ all’estero il diritto di voto. Il senatore si ripromette di riparlarne con il ministro per le Riforme, Quagliariello, "nei prossimi giorni" perché "il senatore ha comunque sottolineato nella Relazione la volontà di togliere le rappresentanze, ma difendere il diritto di voto". "Credo – conclude Di Biagio – che su questo si dovrà lavorare insieme, ma sono certo che faremo comprendere la ratio della necessità di una rappresentanza per gli italiani all’estero".
LA PROPOSTA DI LEGGE I senatori eletti all’estero, Aldo Di Biagio di Scelta Civica e Claudio Micheloni del Pd insieme con i colleghi Stefania Giannini, fino allo scorso giugno rettore dell’università di Perugia, e Giampiero Dalla Zuanna, hanno presentato oggi nella Sala Nassirya in Senato la loro proposta di legge (primo firmatario senatore Aldo Di Biagio, ndr) per istituire l’esercizio del voto ai giovani studenti impegnati all’estero con i percorsi Erasmus e a quanti si trovino temporaneamente all’estero. "Con questa norma non facciamo altro che estendere i diritto dell’esercizio di voto all’estero a categorie che sono fuori dal territorio italiano temporaneamente", spiega cosi’ l’iniziativa parlamentare il senatore Dalla Zuanna, sottolineando che "noi proponiamo di far votare per la circoscrizione estera e non per la circoscrizione d’appartenenza". "Abbiamo identificato la procedura che proponiamo – dice – confrontandoci con i ministeri dell’Interno e degli Esteri, per verificare, per esempio, i costi del voto e la sicurezza che il voto non avvenga due volte". "Ho sottoscritto questa proposta perché la ritengo di buonsenso" dice il senatore Claudio Micheloni, eletto nella circoscrizione Europa con il Pd. "Una proposta da affidare al più presto alla Commissione Affari Costituzionali in Senato all’interno della legge di Salvaguardia in discussione in questi giorni". "Un provvedimento pensato per la generazione Erasmus, con un sistema non invasivo con il quale si intende intervenire nel sistema della società europea fortemente cambiato": spiega così la senatrice Giannini l’umore che ha accompagnato il lavoro della proposta da lei sostenuta.
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