Apprendiamo dalle Agenzie di stampa per gli italiani all’estero la decisione quotidiana , presa dall’Ambasciata Italiana a Berna, di ridurre gli orari di apertura al pubblico dei servizi erogati dalla Cancelleria alla Comunità italiana. Con una decisione d’ufficio presa dai titolari della rappresentanza diplomatica in Svizzera, misconoscendo palesemente la vibrante contrarietà espressa dal Com.It.Es della Circoscrizione consolare, di ridurre da 16 a 13 ore settimanali le aperture al pubblico degli sportelli della Cancelleria e la conseguente chiusura degli uffici nella giornata del sabato, si creano i presupposti per amplificare i disagi tra la stragrande maggioranza dei cittadini italiani costretti a rivolgersi ancora oggi alle istituzioni italiane esclusivamente negli orari e nei giorni non lavorativi.
Le reiterate misure per il contenimento della spesa pubblica e per ristrutturare la rete diplomatico consolare, che prevedevano tra l’altro il declassamento a Cancellerie dei Consolati italiani nelle capitali estere ove era insediata un’Ambasciata italiana, non hanno mai e in nessun modo contemplato un’ eventuale contrazione dei servizi. Quale sia la ragione che abbia indotto i titolari delle sede di Berna a prendere questa decisione non è noto e, comunque, non giustifica la scelta di scaricare eventuali difficoltà amministrative o di risorse umane sugli utenti.
Il Partito democratico in Svizzera è convinto che in Svizzera, anche in questa fase di emergenza, ci siano i presupposti e le condizioni per continuare a mantenere inalterati i servizi alla Comunità su tutta la rete consolare; chiede che la Cancelleria italiana di Berna ritorni sulle decisioni assunte unilateralmente in merito agli orari e ai giorni di apertura al pubblico, al fine di evitare una deregolamentazione nel settore che rischia di avere dei risvolti negativi sia sull’immagine del Paese, sia nelle prevedibili discussioni che si protrarrebbero nelle aule parlamentari svizzere.
Nel frattempo il Partito democratico in Svizzera, è convinto che la rappresentanza diplomatica italiana in Svizzera debba recuperare un rapporto con il Com.It.Es. di Berna e assieme debbano trovare una soluzione confacente alle esigenze della Comunità locale.
Intanto per le vie brevi investirà i suoi gruppi parlamentari italiani e le commissioni esteri, come anche i diretti referenti nell’emiciclo svizzero per esperire ogni possibilità tesa a bloccare la decisione unilaterale annunciata questo pomeriggio.
Pd Svizzera
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