“Come Partito Democratico accogliamo con soddisfazione la mobilitazione svizzera a favore dei corsi di lingua e cultura che rischiano di essere soppressi a fine anno scolastico per mancanza di fondi”. Inizia così una nota stampa del Partito Democratico a sostegno dell’iniziativa organizzata per sabato 5 maggio a Basilea dal Gruppo promotore del Comitato per la difesa dei corsi di Lingua e Cultura italiana e firmata dai capigruppo delle commissioni cultura di Camera e senato, Manuela Ghizzoni e Antonio Rusconi, dal Responsabile nazionale del PD all’estero Eugenio Marino, dalla Responsabile nazionale scuola Francesca Puglisi e dal Responsabile nazionale cultura Matteo Orfini. “Non è più sostenibile – continua la nota – che si proceda con tagli lineari che interessano indiscriminatamente tutti i capitoli di spesa del MAE”.
“Chiediamo al Governo – continuano i dirigenti del PD – di assumersi la responsabilità di operare delle scelte e, in questo caso, noi pensiamo che la diffusione della lingua e cultura italiana all’estero sia una priorità irrinunciabile nell’ambito delle politiche per gli italiani nel mondo. Riteniamo altresì che la soluzione non possa essere ricercata nella cancellazione del contingente degli insegnanti italiani all’estero: le contrapposizioni tra lavoratori non possono rappresentare per il PD una via d’uscita accettabile”.
“Vanno pertanto salvaguardate – è la chiusura della nota – le professionalità inviate dall’Italia rilanciando il sistema misto e in un contesto di complementarietà. Vanno dunque recuperati i fondi per continuare i corsi, in larga parte tenuti dagli enti. In questa direzione il Partito Democratico è disponibile con le proprie proposte a trovare le soluzioni nell’ambito della spending review, senza creare scontri tra categorie di lavoratori, ma in un contesto di concertazione, valorizzando i ruoli di tutti e migliorando i servizi a beneficio della comunità e dell’immagine dell’Italia nel mondo”.
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