Il PD Germania, a seguito dell’ampio dibattito avvenuto nel corso della sua ultima Assemblea Nazionale e a seguito della politica attuata nei confronti della comunità italiana all’estero, esprime forte preoccupazione per lo stato di abbandono della propria comunità, che investe sempre più ambiti, da quello scolastico a quello assistenziale fino a quello istituzionale.
Reduci da 3 anni di tagli lineari, la comunità italiana all’estero si trova ora in uno stato di quasi abbandono e di progressivo smantellamento della sua rete istituzionale. Una comunità che, per quanto concerne la Germania, si presenta attualmente sempre più composita e con un nuovo forte flusso migratorio verso le grandi città come, per esempio, Monaco di Baviera, Amburgo e Berlino.
Il PD Germania denuncia il silenzio che sta avvolgendo il discorso sul rinnovo dei Comites e CGIE e denuncia lo stato di forte precarietà e di abbandono economico in cui queste istituzioni – in
particolare i Comites – vertono. Con un mandato legislativo scaduto nel 2009, e ormai al terzo anno di proroga, quelli che dovrebbero essere gli organi di rappresentanza più importanti della nostra comunità all’estero sul territorio insieme al CGIE, istituiti con decreto del Ministero degli Affari Esteri, sono ridotti alla quasi inoperatività e sono condannati sempre di più ad uno stato vegetativo.
Il PD Germania è contrario ad un ulteriore rinvio delle elezioni dei Comites e CGIE e ne chiede un rinnovo entro il 31 dicembre 2012 e con l’attuale legge, così come previsto dal Legislatore. Si dichiara inoltre contrario circa la possibilità di far coincidere le elezioni dei Comites con le elezioni politiche del 2013. Questo accorpamento di due importanti appuntamenti elettorali alimenterebbe solamente uno stato di confusione e di situazioni non chiare, di candidati e liste da votare e da presentare.
Analoga situazione di abbandono si avverte anche per quanto concerne l’intervento dello Stato in termini di corsi di lingua e cultura italiana e di corsi di sostegno. In questo contesto, Il PD Germania denuncia fortemente la gravità dei tagli finanziari effettuati sulla cultura e l’esiguità dei finanziamenti concessi agli Enti gestori. Fondi talmente esigui da mettere a rischio l’esistenza dei corsi stessi. Forse i corsi potranno essere realizzati fino alla fine dell’anno scolastico ma cosa succederà alla riapertura del nuovo anno scolastico?
Il PD Germania esprime piena considerazione e solidarietà per le preoccupazioni economiche degli Enti gestori e del personale docente che rischiano seriamente di chiudere la propria attività,
interrompendo un "servizio" di grande utilità per la nostra comunità ai fini dell’integrazione e della valorizzazione della propria cultura di origine.
Il PD Germania auspica un sistema di insegnamento misto pubblico/privato che tenga sempre più conto delle competenze linguistico-culturali del personale locale già inserito nel tessuto sociale dove insegna. Come noi tutti sappiamo, il successo scolastico della nostra comunità, soprattutto in Länder ove il sistema scolastico è molto selettivo e determinante per la carriera scolastica, necessita sempre di più “mediatori culturali” che sappiano interagire e capire le esigenze del posto.
Tagliare sulla cultura è un errore gravissimo, specialmente in un momento in cui il riappropriarsi delle proprie radici culturali può costituire per giunta una spinta alla ripresa economica del nostro Paese. Questo discorso vale anche per i nostri Istituti Italiani di Cultura i quali di anno in anno vengono sottoposti ad un progressivo e inesorabile salasso finanziario. È di fondamentale importanza mantenere la dignità e la piena funzionalità anche in un‘ottica europea, in un’ottica di scambi professionali e culturali a più livelli. Tagliare e non valorizzare la richiesta e la diffusione dell’italianità nei modi di vita di gran parte della comunità, significa non riconoscere quella italianità che fino ad oggi è servita al nostro Paese in termini di turismo e, di conseguenza, in termini di rilancio economici.
IL PD Germania denuncia fortemente anche il processo di smantellamento della rete estera. In Germania, oltre alle Agenzie consolari di Mannheim e Norimberga e il ridimensionamento a Sportello consolare del Consolato di Saarbrücken, si lamenta anche la chiusura dello storico Consolato di Amburgo, la prima sede consolare storicamente presente in Germania. Sembra irrazionale e assolutamente miope chiudere proprio là dove altri Paesi investono in proprie rappresentanze a salvaguardia non solo di servizi essenziali per la propria comunità ma anche a salvaguardia di interessi economici.
Il PD Germania si esprime contro ulteriori tentativi di smantellamento della propria rete estera e contro l’ipotesi di una struttura basata su un Grande Consolato Polo e singoli Sportelli distribuiti su tutto il territorio come dei satelliti. Chi conosce la realtà in cui operano i nostri Consolati, già al collasso per quanto concerne il rapporti fra il personale e la mole di lavoro da affrontare, soprattutto in quelle città dove risiede una cospicua comunità italiana, ci si chiede come si può pensare a ridurre strutture che dovrebbero, al contrario, venir potenziate? Soprattutto in un momento storico, dove ogni chiusura e ogni ridimensionamento significa in sostanza meno presenza del nostro Stato all’estero, è di vitale importanza lottare per il loro mantenimento e/o per una sensata ristrutturazione.
Il PD Germania è contrario a soluzioni populistiche che mirano solamente a creare “tanto fumo” e che si risolvono poi in malcontento, poiché di fatto non offrono soluzioni realizzabili.
Il Pd Germania mira ad un attento esame in sede di “spending review”, attualmente in corso, affinché si possano individuare ed eliminare sprechi, ben noti a tutti, con l’intenzione di liberare risorse per interventi di spesa a favore delle politiche rivolte agli italiani all’estero. Il nostro obiettivo è lottare affinché possa essere salvaguardata una rete estera che per l’Italia, soprattutto in questo momento di grande crisi, può servire da rilancio economico e culturale. Investire nella nostra comunità italiana all’estero non significa portarsi dietro un peso, ma avere la lungimiranza di capire che si tratta di un investimento nel futuro del nostro Paese.
Cristina Rizzotti, Segretario Pd Germania
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